Mikita fugge dalla guerra in Ucraina e ora gioca a calcio coi bimbi di Bastiglia
Mikita fugge dalla guerra in Ucraina e ora gioca a calcio coi bimbi di Bastiglia. E’ una piccola storia col cuore grande quella che arriva da Bastiglia, che inizia con un piccolino fuggito dagli orrori della guerra che sgrana gli occhi guardando gli altri giocare al d là di una rete. Il paese si è mobilitato, ognuno con i propri mezzi, per realizzare il sogno del piccolo ucraino.
Ce la raccontano dalla Polivalente Forum Bastiglia.
La solidarietà degli sportivi e la saggezza dei bambini. Piccola storia dalla Polivalente Forum BastigliaMikita è un bambino ucraino fuggito dalla guerra insieme a sua madre che, per un qualche caso della sorte, è finito a Bastiglia.Ogni volta che Mikita si trova a passare presso i campi di calcio della Polivalente forum si ferma col naso appiccicato alle reti di recinzione e guarda il campo immaginandosi li a fare la cosa più normale per un ragazzino della sua età, Correre dietro a un pallone.Il nostro Assessore alla Sicurezza, Gianluca Tedesco, che si occupa in prima persona delle esigenze delle persone sfollate presso il nostro Comune, ha appreso dalla madre che Mikita faceva parte della squadretta di calcio del suo paese e, prima della guerra, si allenava regolarmente insieme ai suoi amici.Detto fatto l’Assessore, insieme ad alcuni volontari della Polivalente forum, si sono messi in contatto con l’Atletic River, la Società che utilizza i nostri impianti, e grazie al loro interessamento sono riusciti a tesserarlo. Un medico gentile gli ha consentito di fare a tempo di record la necessaria visita di idoneità e oggi Mikita ha fatto il suo primo allenamento insieme alla sua nuova squadra.Una mamma di un ragazzo dell’Atletic River si è presentata al campo con un paio di bellissime scarpette da calcio e lo zainetto della Società ,tante altre hanno chiesto di poter essere utili alla integrazione di questo nuovo giocatore arrivato in circostanze così straordinarie e drammatiche ma il vero capolavoro lo hanno compiuto gli allenatori e i ragazzi accogliendolo e facendolo sentire subito uno di loro.Il problema della lingua, per ora Mikita non parla una parola di italiano, è stato superato mettendogli a fianco un altro ragazzino di lingua russa che, senza tante chiacchiere, ha fatto la cosa più ovvia che poteva fare, gli ha passato la palla.E mentre da un’altra parte del mondo gli adulti si sparano a Bastiglia un bambino Ucraino e uno Russo giocano a pallone insieme.Grazie di cuore all’Altetic River, al Dottore, alle mamme e alla saggezza dei bambini che, come sempre, ci mostrano la via per un mondo migliore.Grazie di cuore dal Presidente, dai consiglieri, e dai volontari della Forum Bastiglia
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