Boom di coltivazioni di frutta a guscio in regione: nocciole +165%; noci +13%; castagne +5%
La produzione di frutta a guscio - noci, nocciole, castagne e in fase di sperimentazione pure mandorle e arachidi -, รจ in costante crescita in Emilia-Romagna dove il prodotto sano e salubre si valorizza nella filiera corta fino a incrociare le piรน antiche tradizioni gastronomiche e lโarte dolciaria.
In regione leย nociย sono passateย in un anno da 1075 a 1221 ettari coltivati (+13%), leย noccioleย salgono aย 244 ettari (+165%),ย mentre leย castagneย e iย marroniย raggiungono iย 2334 ettari complessivi (+5,5%).ย Nascono cosรฌ preziosi frutteti che diventano alleati dellโambiente contro lโeffetto serra. Procedono a vele spiegate leย filiere delle noci di Romagnaย eย delle noci bio del Delta del Po, quelleย delle castagne e dei marroni dellโAppennino. Lo ha raccontato Confagricoltura Emilia Romagna nei giorni scorsi a Bologna, con il talk show โNoci e frutta a guscio in Emilia-Romagna. Valorizzazione di un territorio vocatoโ, nellโambito della manifestazione โCibรฒ. So Good!โ.
ยซNellโera della deglobalizzazione e in ragione delle tensioni geopolitiche in atto โ spiega il presidente regionale di Confagricoltura,ย Marcello Bonviciniย โ occorreย diversificare le produzioni,ย investire in filiere orientate al mercatoย capaci di leggere le nuove tendenze alimentari legate alla salute e al benessere. LโEmilia-Romagna รจ regione leader per numero di eccellenze Dop e Igp, domani lo sarร anche per la frutta a guscioยป.
Riassume la sfidaย Alessandro Annibali, presidente della sezione frutta a guscio di Confagricoltura Emilia Romagna e AD di New Factor, lโazienda madre che guida la filiera โNoci di Romagnaโ: ยซIl nostro bacino produttivo va da Rimini, Forlรฌ-Cesena e Ravenna a Ferrara passando per Bologna.ย LโEmilia-Romagna, grazie alla vocazione dei propri terreni, alle capacitร e allโintraprendenza dei propri agricoltori e imprenditori, rappresenta lโarea strategica di sviluppo della nocicoltura moderna.ย Tutto nasce piรน diย 20 anni fa quando New Factor,ย aziendaย specializzata nella commercializzazione di frutta secca, ha dato il via comeย capofila, attraverso lโazienda agricola San Martino di Forlรฌ e, dal 2018 insieme alla cooperativa faentina Agrintesa, al progetto di filiera In-Noce. Un sogno diventato realtร che oggi vede coinvolte 21 aziende eย contaย 500ย ettari a nocetoย irriguo, intensivo e meccanizzatoยป.ย Annibali ha iniziato nel 1997 a piantare alberi di noceย ย nella sua azienda agricola alle porte di Forlรฌ e ora dice: ยซLโEmilia-Romagna protagonista nella coltivazione del noceย (in particolare la varietร piรน apprezzata su scala mondiale: Chandler),ย mette a terra unย progetto pilotaย cheย guarda alla trasformazione industrialeย del prodotto agricolo inย barrette e snack salutistici,ย alla sua naturale esaltazione allโinterno di una ampia gamma diย specialitร gastronomiche dolci e salate, dalle torte alle salse ai condimenti.ย In futuroย โ aggiunge il presidente della sezione frutta a guscio di Confagricoltura Emilia Romagna -ย si potrร fare lo stesso con le castagne, nocciole e mandorle coltivate in regione, per ridurre la dipendenza dalle importazioni estere e per dare valore alla frutta secca del territorio puntando su una filiera corta, sostenibile e circolareยป. Da uno studio condotto nellโareale emiliano-romagnolo si evince infatti cheย un ettaro di noceto evita lโemissione in atmosfera di 30 tonnellate circa di CO2 nellโarco dellโintero periodo vitale.ย Gli scarti della lavorazione servono per produrre energia pulita (biogas o biometano) e fertilizzanti oppure si riciclano in oggetti di design.
Claudia Guidiย รจ socia fondatrice del Consorzio Noci del Delta del Po, che dal 2018ย promuove la coltivazione e commercializzazione di noci da agricoltura biologica e prodotti derivati.ย ยซLโidea di coltivare noci nel Delta del Po โ dichiara lโimprenditrice - nasce dallโesigenza di diversificazione delle colture in un territorio come quello della provincia di Ferrara, da sempre legato a una tradizione frutticola soprattutto pericola: un comparto che nel corso degli ultimi anni ha perรฒ subito gravi contraccolpi causati dalla cimice asiatica, dalla maculatura bruna e dalle gelate.ย La scelta del Bio รจ dettata dalla voglia di soddisfare le richieste di quei consumatori che, oltre a ricercare prodotti nutraceutici e salutistici, vorrebbero anche delle certezze sul metodo di coltivazione.ย Biologico e convenzionale non sono due realtร antitetiche, ma due diverse possibilitร di reddito per lโagricoltore che scegliendo il Bio sposta il focus dalle rese verso una maggior tutela ambientale e paesaggisticaยป.
A suggellare il patto tra la noce emiliano-romagnola e le tradizioni tramandate di generazione in generazione ci ha pensato il maestroย Francesco Elmiย della pasticceria Regina di Quadri di Bologna, affiancato dalla giovane pastry chefย Arianna Trentini, esibendosi in un dinamico cooking show con assaggi e aperitivi a base di cocktail al nocino. La performance live ha coinvolto i presenti nella preparazione de โLa Nรปsettaโ (daย nรปs che significa appunto noce in dialetto bolognese), ossia una rivisitazione della classica Torta di tagliatelle tipica della regione Emilia-Romagna, arricchita con le noci del territorio.ย ย ยซLโabbiamo ideata per questa occasione speciale e โ precisano i due creatori sottolineando il legame identitario con la cittร di Bologna - la tagliatella, simbolo del capoluogo emiliano nonchรฉ elemento centrale del dolce, ha un vero e proprio canone depositato sin dal 1972, e la sua dimensione, calcolata come frazione della Torre degli Asinelli, รจ stata addirittura riprodotta in un campione aureo, gelosamente conservato nel vicino Palazzo della Mercanzia, nel cuore del centro storicoยป.
Lโevento di Confagricoltura Emilia Romagna si รจ aperto con una degustazione guidata del Nocino di Romagna, curata da New Factor e da Roberta Pirronelloย de Il Mallo, la realtร modenese che dal 1984 produce il caratteristico liquore e da quindici anni ne fa uno un poโ speciale, seguendo la ricetta dellโArtusi e utilizzandoย solo noci Chandler raccolte a mano nellโazienda agricola San Martino, la notte del 24 giugno (San Giovanni), che poi vengono messe 24 mesi in infusione; dopodichรฉ il nocino riposa in bottiglia per altri 12 mesi prima della commercializzazione. ร un prodotto lento, cadenzato dal trascorrere delle stagioni, dalla raccolta dei malli alla macerazione, torchiatura e affinamento.
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