“Clima di sospetti assurdi”. E la sindaca congela la presentazione del nuovo polo logistico
NONANTOLA – “Clima di sospetti assurdi”. E la sindaca congela la presentazione del nuovo polo logistico. Accade a Nonantola, dove giusto una settimana fa è stata depositata la mozione di sfiducia da parte di sette consiglieri consiliari che chiedono la caduta di sindaca, Federica Nannetti, della giunta e del Consiglio comunale. Basta un solo voto in più alla riunione del Consiglio comunale che si terrà dopo Pasqua, e si va tutti a casa.
Subito da parte della Nannetti è stato offerto un ramoscello di ulivo ai consiglieri che erano suoi alleati in giunta e che invece adesso ne chiedono la testa. Per loro, l’invito a tornare sui loro passi e rientrare a governare la città.
Ma l’appello è caduto nel vuoto, nessuna risposta è arrivata quindi ora la Nannetti fa un altro tentativo di conciliazione toccando il tema più caldo contestato dai suoi oppositori: il progetto di nuovo polo logistico nell’area Pip Gazzate. Un’area da 35mila metri quadrati oggi verde che secondo un progetto del 2011 verrà trasformata in deposito per la movimentazione merci, con tutte le relative conseguenze sul traffico. Se ne sarebbe dovuto parlare in un incontro pubblico il prossimo 7 aprile. Ma è stato annullato.
Scrive la sindaca Federica Nannetti
La serata di presentazione del progetto del PIP Gazzate, che avevamo fissato per il 7 aprile, è rinviata (a data da destinarsi).Diverse le motivazioni che ci hanno portato a questa decisione.
La Conferenza dei Servizi, l’organismo che deve rilasciare i pareri sulla sostenibilità del progetto, è ancora in corso (il termine è fissato per il 30 aprile e solo dopo il termine sarà possibile andare in Consiglio Comunale) dal momento che da Provincia e Comune sono state chieste ulteriori integrazioni, in particolare sui flussi di traffico.
La mozione di sfiducia presentata lunedì scorso, inoltre, ha contribuito ad alimentare un clima di sospetti assurdi attorno a questo progetto, che non consentirebbero di condurre una discussione pubblica composta e nel merito. Ci riferiamo in particolare alle accuse rispetto a “scambi di denaro”: non si tratta altro che della legittima caparra versata al Consorzio Attività Produttive (e non al Comune), a fronte di un investimento di quasi sei milioni per l’acquisto del terreno. Una procedura trasparente, verificabile e normale in tutte le compravendite immobiliari, che non impegna in alcun modo il Consorzio Attività Produttive né il Comune di Nonantola: nel caso il Consiglio Comunale rigettasse il progetto, questa sarebbe semplicemente restituita al privato interessato.
Intendiamo affrontare questo importante passaggio urbanistico avendo raccolto e presentato alla comunità tutte le informazioni necessarie, anche richiedendo ulteriori integrazioni e non accontentandoci dei dati forniti dall’investitore, come qualcuno continua a dire. Lo vogliamo fare in un clima diverso da quello alimentato dalla mozione di sfiducia, soprattutto potendo portare avanti le decisioni del Consiglio Comunale, che si approvi o si bocci il progetto, nella piena legittimità di un’Amministrazione in carica.
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