Massa Finalese, dall’apertura nel 1990 alla ripresa post terremoto e pandemia: intervista al titolare di Edilsette
di Simone Guandalini
MASSA FINALESE – L’apertura nel 1990, a Massa Finalese; poi nel corso degli anni l’attività diventa punto di riferimento, soprattutto a Finale Emilia, Massa Finalese e San Felice, per tutto ciò che ruota intorno al mondo dell’edilizia. Negli ultimi dieci anni, le difficoltà legate a terremoto e pandemia, oltre che, ancora più recentemente, all’aumento dei prezzi dei materiali a cui ha contribuito la guerra in corso in Ucraina, ma anche gli effetti positivi dei bonus edilizi, che hanno portato maggiore lavoro a tutto il settore, rilanciando diverse attività. Stiamo parlando di Edilsette, rivendita di materiali edili che spazia, nei prodotti che propone, dall’edilizia tradizionale fino a colori e pitture, legname, ferramenta, utensileria e pallet.
“A livello storico, io ho aperto l’attività nel 1990 – spiega il titolare dell’azienda di Massa Finalese, Davide Monari. – Terremoto? Fortunatamente non abbiamo avuto danni alla struttura, ma solamente ad alcuni materiali, che con le scosse si sono rovesciati all’interno del magazzino. A livello economico avevamo quantificato il danno intorno ai 12mila euro, anche se, nonostante questo tipo di danni, non abbiamo ricevuto nessun rimborso”.
Nel 2020, poi la pandemia da Coronavirus, a cui, a cavallo tra la fine del 2021 e l’inizio del 2022, ha fatto seguito l’aumento dei prezzi dei materiali, aggravato dalla guerra in corso in Ucraina:
“Durante le prime fasi della pandemia – ricorda Davide Monari – noi abbiamo chiuso per un mese e mezzo, in corrispondenza con il primo lockdown: da metà a fine marzo abbiamo chiuso completamente, poi, siccome i codici Ateco ci permettevano la vendita di alcuni materiali, ad esempio colori, pitture e ferramenta, in seguito tenevamo aperto solo al mattino con personale ridotto per poter vendere almeno questo tipo di materiale. Logicamente, però, il danno per la nostra fatturazione annuale causato da quel mese e mezzo c’è stato ed è stato importante”.
Costo dei materiali? Il problema c’è stato e c’è tuttora: per un certo periodo, i prezzi sono impazziti e ciò ci ha causato delle grosse difficoltà, anche se adesso sembra che si siano in parte stabilizzati. Prima variavano di continuo, specialmente in alcuni settori, tipo legno, ferro, lamiere e plastiche, in cui i prezzi variavano in sette-dieci giorni. La difficoltà maggiore comunque è che rispetto a prima molti articoli hanno praticamente raddoppiato il loro prezzo. In alcuni periodi facevamo anche fatica a reperire alcuni materiali”.
Non solo aspetti negativi, però: l’arrivo dei bonus edilizi ha, infatti, permesso a tutto il settore di aumentare la mole di lavoro e di conseguenza i vantaggi ci sono stati anche dal punto di vista economico:
“Con questi bonus, noi chiaramente abbiamo lavorato molto di più, pur se con delle difficoltà legate al fatto che avevamo tante richieste e che alcuni materiali scarseggiavano. Alla fine, però, con un aumento così importante dei prezzi del materiale, si è poi cominciato a prendere coscienza che forse i bonus non portavano alle imprese edili tutto quel guadagno che si poteva immaginare. Chi prende il credito e fa dei lavori grossi, tipo condomini, allora può anche avere un buon guadagno. Invece molti rinunciano a lavori più piccoli, come singoli appartamenti o villette, perchè col prezziario che c’è spesso non vale la pena. Adesso c’è una frenata evidente anche sotto questo punto di vista”.
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