Autoriciclaggio ed evasione fiscale, arrestato imprenditore mirandolese
MIRANDOLA - Nella giornata di ieri, giovedì 25 agosto, la Guardia di Finanza di Modena ha arrestato un imprenditore mirandolese, indagato, insieme ad altre tre persone, per i reati di indebite compensazioni, dichiarazione fraudolenta mediante altri artifici, omesso versamento Iva, autoriciclaggio, falso in bilancio e sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte (evasione).
https://m.youtube.com/watch?v=8fIGOwNcNBA&feature=share
l provvedimento cautelare è stato emesso all'esito di un'indagine svolta dai militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Modena a partire dal mese di settembre 2020. L'inchiesta ha avuto origine da alcune segnalazioni di operazioni sospette provenienti dalla Banca d'Italia.
Le indagini hanno portato la Guardia di Finanza ad accertare che gli indagati, sfruttando fraudolentemente l'agevolazione fiscale in materia di ACE (Aiuto alla Crescita Economica) ed alterando la documentazione societaria e le dichiarazioni fiscali della holding del gruppo societario (composto da almeno quattro società tutte riconducibili all'indagato e da lui amministrate di fatto), attraverso un artificioso conferimento di circa 10 miliardi di euro, rappresentato da "buoni-lavoro" (voucher), strumento finanziario non riconosciuto dagli organi di vigilanza e privo di alcun valore economico, avrebbero creato un fittizio credito di imposta quantificabile in ben 24 milioni di euro.
Il credito d'imposta così creato veniva poi utilizzato per abbattere il debito tributario verso l'erario dovuto dalle società riconducibili all'imprenditore. L'analisi della documentazione societaria e bancaria eseguita dalla Guardia di Finanza di Modena ha permesso di ricostruire due operazioni di autoriciclaggio per complessivi 2,5 milioni di euro circa, poste in essere dall'imprenditore arrestato, attraverso il trasferimento di parte del credito d'imposta fittizio a due società (gestite di fatto dall'arrestato) per la capitalizzazione delle stesse.
Il mirandolese è stato rintracciato nella suite di un albergo a cinque stelle della costa romagnola, dove lo stesso da oltre un anno abita stabilmente, nonostante abbia presentato negli ultimi cinque anni solo le dichiarazioni per gli anni d'imposta 2017, 2019 e 2020 indicando nelle stesse redditi rispettivamente per 24mila, 42mila e 31 mila e versando imposte per soli 9mila euro. Durante la perquisizione la Polizia giudiziaria ha rinvenuto e sequestrato anche cinque orologi di lusso.
LEGGI ANCHE:
- Una bottiglia originale di Prunella Ballor ritrovata da Giberti a San Felice
- Il vescovo Castellucci apre il nuovo anno pastorale 2023-2024
- Domenica 1° ottobre primo motoincontro a Concordia
- Carpi, Benedetta Tobagi racconta il suo libro “La Resistenza delle donne”
- Cavezzo, presentato il libro "L'assassino immortale" di Luca Marchesi
- Da “Cringe” a “Umarell”: i termini dialettali e le parole intraducibili più cercate in Italia e nel mondo
- Inclusione lavorativa, Fondazione di Modena in prima linea: 33 progetti sostenuti in due anni
Sul Panaro on air
An error occurred:
The request cannot be completed because you have exceeded your quota.
I più letti
Most Read Posts
- Medolla, Sara Razzaboni: ”Ho trovato la mia strada e ora supporto gli altri a trovare la loro”
- Concordia, sbatte la testa dopo una caduta: in Terapia intensiva una donna di 43 anni
- É di Concordia uno dei migliori ballerini al mondo: Angelo Greco si racconta
- Villaggio Fantozzi, storia del ragioniere che fa gelati mostruosamente buoni