A 25 anni dalla morte, Mirandola ricorda Mons. Francesco Gavioli con una mostra bibliografica

Nato a Mortizzuolo il 6 agosto 1909, mons. Francesco Gavioli studiò prima al Ginnasio Statale di Mirandola, poi nei Seminari di Carpi e Torino. Venne ordinato sacerdote il 17 settembre 1937 a Torino. Colpito da grave malattia, fu costretto a rientrare nella Diocesi di Modena. Inviato prima a Faeto, nel 1942 venne nominato parroco a Serramazzoni. Il 13 giugno 1944 per rappresaglia un reparto tedesco circondò il paese e rastrellò tutti gli uomini che furono condotti a Fossoli. Alcuni di questi furono liberati per il coraggioso intervento di don Francesco. Nel 1950 divenne arciprete a Guglia. Nel 1958 fu trasferito nella parrocchia di Villafranca di Medolla, dove restò fino al 1° maggio 1983, quando l’Arcivescovo mons. Bruno Foresti, lo nomina Canonico Teologico dell’Augusta abbazia nonantolana.
Per le sue doti di storico e studioso nello stesso anno gli venne affidato l’incarico di riordinare la Biblioteca e l’Archivio Abbaziale. Unì fin dall’inizio del suo ministero la cura pastorale delle anime a lui affidate con la passione della ricerca storica. Moltissimi sono gli articoli e i volumi di storia locale pubblicati da don Francesco. La prima ricerca storica, edita nel 1941, è Memorie storiche intorno alla parrocchia di Faeto seguita, l’anno successivo, da Memorie storiche-civili-religiose intorno alla Villa e Parrocchia di Villafranca Modenese. L’ultima, uscita nel 1996, è un’opera in due volumi che riguarda Medolla e il suo territorio. Il suo interesse di storico era anche indirizzato agli aspetti minori della vita quotidiana come ad esempio il suo articolo “Il ranaro: mestiere per vivere nella bassa mirandolese”, pubblicato nel 1973.
Oltre all’intensa attività di storico ha raccolto e censito una enorme quantità di documenti, libri, cartoline ed opuscoli storici. Molto di questo materiale è stato donato agli inizi degli anni ’80, da don Gavioli, alla Biblioteca Comunale “Eugenio Garin” di Mirandola dove è custodita l’importante “Raccolta Gavioliana” costituita da 13.760 libri, circa 4.000 opuscoli, 900 buste di materiale strettamente archivistico, altre 100 di materiale vario e da 120.000 cartoline illustrate. Nel 1982 costituì il Gruppo Studi Bassa Modenese, con sede a San Felice sul Panaro e nel 1987 fondò a Nonantola il Centro Studi Storici Nonantolani.
Rimase sempre molto legato a questi sodalizi culturali, promuovendo e seguendone le molteplici iniziative fino agli ultimi giorni della sua vita. Si è prodigato con impegno e competenza al riordino ed alla sistemazione dell’Archivio Abbaziale di Nonantola, promuovendo in collaborazione con la Soprintendenza Archivistica dell’Emilia-Romagna il restauro di centinaia di pergamene e codici amministrativi. L’importanza dell’opera di don Francesco, in particolare la sua azione tesa alla salvaguardia, alla tutela ed alla divulgazione del patrimonio storico-artistico di Nonantola è evidenziata anche dalla ricca bibliografia. Il suo entusiasmo e la sua competenza hanno contagiato e coinvolto molte persone: studiosi universitari di risonanza nazionale e semplici appassionati. Il 14 dicembre 1996 il Comune di Mirandola gli ha conferito la cittadinanza onoraria.
Si è spento a Nonantola il 28 agosto 1997.
A 25 anni dalla morte verrà ricordato nel numero 82 della rivista “Quaderni della Bassa”, edito dal Gruppo Studi Bassa Modenese, che sarà presentato nella Sala Trionfini nel prossimo autunno. Nell’occasione verrà allestita una Mostra con le pubblicazioni di don Gavioli.
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