Punto nascite Mirandola, Platis (FI): “Con proroga stato di emergenza per il terremoto rimarrà aperto”
MIRANDOLA – Situazione degli ospedali modenesi e, in particolare dei punti nascita di Mirandola e Pavullo (quest’ultimo chiuso nel 2017), al centro di una conferenza stampa tenutasi nella giornata di ieri, venerdì 25 novembre, nella sede della Provincia di Modena, alla presenza del capogruppo di Forza Italia in Provincia, Antonio Platis, e di Ubaldo Chiarotti, del Comitato per l’ospedale di Mirandola, e Maria Cristina Bettini, del Comitato per l’ospedale di Pavullo. Queste le parole di Antonio Platis, che ha spiegato come, essendo stato indicato dalla commissione tecnica nominata dalla Regione come presupposto per l’apertura del punto nascita di Mirandola lo stato di emergenza per i comuni colpiti dal sisma 2012, la proroga dello stesso decisa nell’ambito della Legge di bilancio nazionale dovrebbe garantire l’apertura del punto nascite mirandolese:
“La Provincia ha un ruolo determinante in queste questioni sanitarie: è l’unico ente che non è partecipe dell’interesse di un singolo Comune. Inoltre è membro della Ctss e per questo può svolgere un ruolo importante. Se guardiamo il simbolo della Provincia, vediamo come siano rappresentati nel logo solo due comuni sui 47 della Provincia di Modena: sono quelli del Frigano (e, in particolare, Pavullo) e di Mirandola. Proprio due zone della provincia penalizzate in ambito sanitario. Per noi è determinante difendere il punto nascita di Mirandola e riaprire quello di Pavullo, visto che anche il presidente Bonaccini ha detto che chiuderlo nel 2017 è stato un errore. La presenza dei punti nascita permette, infatti, agli ospedali di avere una vocazione all’emergenza-urgenza: ad esempio consente di avere l’anestesista h24, il pediatra, il personale sanitario, la sala chirurgica. C’è, poi, una novità: ora che siamo forza di maggioranza al Governo nazionale, nella Legge di bilancio è stata inserita la proroga dello stato di emergenza per il sisma, che il centrosinistra ci diceva non essere necessaria. Con questa proroga, siccome la commissione tecnica nominata dalla Regione aveva detto che il punto nascite di Mirandola sarebbe rimasto aperto finchè ci sarebbe stato lo stato di emergenza per il sisma, ci aspettiamo che immediatamente venga portata l’attenzione su questo e il punto nascita possa rimanere aperto”.
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