Finale Emilia, approvato il bilancio. Il sindaco Poletti: “Indebitamento sceso a 12.5 milioni”
FINALE EMILIA – Nella seduta di mercoledì 25 gennaio, il Consiglio comunale di Finale Emilia ha approvato, con il voto favorevole dei gruppi di maggioranza e l’astensione del consigliere Olao Guerra, il bilancio di previsione 2023-2025.
“Abbiamo invertito la consuetudine di approvare il bilancio di previsione tra marzo e aprile – spiega l’assessora ai Servizi Finanziari, Maria Teresa Benotti – come ormai da tempo avveniva. Questo permetterà alla struttura comunale di poter essere operativa fin da oggi, senza dover prevedere una gestione delle attività in dodicesimi. Si tratta comunque di un bilancio in costruzione, che avrà diversi step di verifica infra-annuali, perché sono tante le variabili ancora in gioco, sia per quanto riguarda le entrate, carenti di trasferimenti dallo Stato, sia per ciò che concerne le spese che intendiamo incrementare”.
Un bilancio di previsione al quale – spiega l’Amministrazione comunale finalese – manca oltre un milione di euro di trasferimenti dallo Stato. “Avremmo potuto recuperare tra i 600 e i 700 mila euro – aggiunge il sindaco Claudio Poletti – aumentando l’IMU. La nostra scelta, invece, è stata quella di non aumentare la pressione fiscale sui cittadini, ma di agire sulle spese discrezionali, come quelle destinate alla cultura. Abbiamo preferito finanziare in modo consistente l’area del sociale e dare sostegno a coloro che si trovano in situazioni di disagio economico. Inoltre il bilancio che abbiamo predisposto non prevede il ricorso all’indebitamento sulla parte corrente. Indebitamento che al 31 dicembre 2022 è sceso a 12,5 milioni di euro”.
Sul fronte della ricostruzione, oltre alla riqualificazione di piazza Garibaldi e ai lavori su ponte vecchio, sono tre le priorità: il palazzetto dello sport nel centro sportivo, il municipio e il teatro.
“Rafforzeremo ulteriormente la struttura comunale – prosegue Poletti – continuando a promuovere concorsi per potenziare gli uffici. Vogliamo poi essere protagonisti nell’Unione Comuni Area Nord, dopo l’uscita di Mirandola. Lo faremo assumendoci le dovute responsabilità per fare in modo che l’Unione sia efficace nella funzione di rappresentanza del territorio e di sviluppo economico, oltre che nell’erogazione puntuale dei servizi”.
“Esprimiamo – puntualizza il sindaco – un parere assolutamente negativo nei confronti della legge finanziaria che non destina risorse al sociale, alle politiche per la casa e per l’istruzione e si basa in buona parte su spese identitarie: la flat tax, il condono delle cartelle esattoriali, il bonus fiscale alle società di calcio, la quota 103 assorbono notevoli risorse che per essere finanziate hanno portato il Governo a reintrodurre le accise sui carburanti e l’Iva al 22 per cento per benzina e gasolio. Ciò provocherà inevitabilmente un aumento dell’inflazione a danno di famiglie e imprese”.
“Il nostro – conclude l’assessora Benotti – è quindi un bilancio tecnico, prudente, che mira al mantenimento dei servizi essenziali per la cittadinanza più debole e che prevede, in estrema sintesi, nessun aumento delle imposte comunali, nessun nuovo indebitamento, salvaguardia e incremento, per effetto dei costi lievitati, dei servizi alla persona fra cui mense, trasporti, ausiliariato, servizi sociali per anziani, giovani e sostegno alla disabilità. Un ringraziamento alla struttura comunale che ha collaborato fattivamente per la predisposizione di questo bilancio in tempi decisamente contenuti, rispetto al passato, nonostante le evidenti difficoltà del periodo che vede i costi energetici, in particolare, assorbire risorse come mai avvenuto in precedenza”.
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