Giorno della Memoria, a Carpi donazione delle lettere di Carlo Prina dal Campo di Fossoli
CARPI – Inviato al Campo di Fossoli il 9 giugno 1944, matricola n°1609, Carlo Prina fu una delle vittime della strage del poligono di tiro di Cibeno, che il 12 luglio dello stesso anno costò la vita a 67 internati del campo, trucidati dalle SS naziste. Prina era stato arrestato perché, all’indomani dell’Armistizio, non solo si rifiutò di combattere a fianco dei nazisti, tra le file della Repubblica Sociale Italiana, ma scelse al contrario di reclutare giovani per le formazioni partigiane.
Domani, venerdì 27 gennaio, alle ore 11, presso la sede della Fondazione, l’ex Sinagoga di Carpi, in via Giulio Rovighi, si terrà la cerimonia di donazione dei documenti di Prina – un corpus di lettere e fotografie – alla Fondazione da parte degli eredi. Questa importante scelta dei familiari rientra nella campagna ‘Salva una storia’, lanciata dalla Fondazione perché i documenti di interesse storico sulle vicende legate al Secondo conflitto mondiale e alla deportazione siano donate agli archivi per essere adeguatamente conservate, analizzate e messe a disposizione degli studiosi di tutto il mondo.
Oltre agli eredi, alle autorità cittadine e ai rappresentanti della Fondazione, alla cerimonia sarà presente l’Assessore alla Cultura della Regione Emilia-Romagna Mauro Felicori, che in mattinata parteciperà anche a una visita al Campo di Fossoli insieme ad alcune classi.
Nel medesimo contesto sarà anche presentata, da parte di Dario Venegoni, Presidente di ANED (Associazione Nazionale ex Deportati) e curatore della mostra, Volti nel lager. Ritratti eseguiti nel 1944 a Fossoli e Bolzano. L’esposizione presenta gli eccezionali disegni e ritratti realizzati da Armando Maltagliati nei Lager di Fossoli e Bolzano. Accanto a essi, anche due disegni altrettanto inediti di Lodovico Barbiano di Belgiojoso dedicati allo stesso Maltagliati. A Fossoli e Bolzano l’autore della maggior parte di questi ritratti non era un prigioniero qualunque: le SS lo avevano infatti scelto come capo-campo, ovvero come prigioniero incaricato di assicurare l’ordinato sviluppo delle attività, il punto di contatto tra il mondo dei reclusi e quello delle guardie naziste. Dopo la presentazione, l’esposizione – prodotta da ANED, Associazione Nazionale ex Deportati – sarà visitabile presso l’ex Sinagoga domenica 29 gennaio dalle ore 10.00 alle 13.00 e dalle ore 15.00 alle 19.00, e sarà poi visitabile per le scuole, previa prenotazione, nei giorni e negli orari di apertura degli uffici della Fondazione.
Il giorno successivo, sabato 28 gennaio sarà invece il momento del teatro, con Remo Girone che, sul palco del Teatro Comunale di Carpi, porterà in scena Il cacciatore di nazisti. L’avventurosa vita di Simon Wiesenthal.
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