Anche nella Bassa modenese allerta rossa per piene dei fiumi martedì 16 maggio
Una nuova allerta, questa volta rossa anche per quanto riguarda il territorio della Bassa modenese, è stata emessa per la giornata di domani, martedì 16 maggio. L'allerta è valida dalle 00:00 del 16 maggio 2023 fino alle 00:00 del 17 maggio 2023.
Nel dettaglio, allerta rossa per piene dei fiumi nelle province di Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini; per frane e piene dei corsi minori nelle province di Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini. Allerta arancione per piene dei fiumi, invece, nelle province di Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ferrara; per frane e piene dei corsi minori nelle province di Piacenza e Parma; per vento nelle province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia e Modena. Allerta gialla per piene dei fiumi nelle province di Piacenza e Parma; per vento nelle province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini; per stato del mare e mareggiate nelle province di Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini.
Dalle prime ore di martedì 16 maggio un intenso vortice depressionario presente sull'Italia centrale determinerà precipitazioni diffuse e persistenti di moderata intensità su tutta la regione, più insistenti sui rilievi e fascia pedecollinare del settore centro-orientale, dove potranno verificarsi cumulate di pioggia abbondanti.
Si prevedono piene con interessamento delle zone golenali e degli argini su tutti i corsi d'acqua del settore centro-orientale. Sui bacini Romagnoli e affluenti di Reno si prevedono colmi di piena prossimi ai franchi arginali e ai massimi storici registrati. Saranno inoltre possibili significativi innalzamenti dei livelli idrometrici sul reticolo idrografico minore, con associati fenomeni di erosione spondale e possibili inondazioni delle aree limitrofe, anche per effetto di criticità locali (tombature, restringimenti, etc.) e difficoltà di smaltimento delle acque della rete di bonifica.
Sono previsti dissesti diffusi su tutto il territorio collinare e montano, numerosi ed estesi nel settore centro-orientale. Condizioni favorevoli allo sviluppo di frane per scivolamento lungo i versanti caratterizzati da condizioni idrogeologiche fragili e di frequenti frane a carico della rete stradale, accompagnate da ruscellamenti con erosione accelerata, trasporto e sedimentazione di materiale. Si prevedono condizioni del mare sotto costa che possono generare localizzati fenomeni di ingressione marina ed erosione del litorale, oltre che ostacolare il deflusso di eventuali concomitanti piene dei fiumi e torrenti. E' inoltre previsto un aumento della ventilazione nord-orientale con venti che sui rilievi e sul settore orientale della regione raggiungeranno intensità di burrasca moderata (62-74 km/h) e intensità superiori sui crinali appenninici emiliani.
Il comunicato stampa della Regione Emilia-Romagna:
"Da mezzanotte e per tutta la giornata di domani, martedì 16 maggio, scatta l’allarme meteo in Emilia-Romagna. In particolare: allerta rossa per criticità idrauliche e idrogeologiche su montagna e collina emiliana centrale; pianura modenese; pianura, collina e montagna bolognese; pianura, collina, montagna e Costa romagnola. Allerta arancione per: montagna e collina piacentina e parmense; pianura reggiana; pianura e Costa ferrarese. Secondo i tecnici, siamo di fronte ad una situazione nella quale si sommano appunto due rischi: quello idraulico e quello idrogeologico. Le prime precipitazioni sono previste dunque dalla mezzanotte, a partire dalla Romagna. Si estenderanno poi nella mattinata di domani al resto della regione. È prevista la cumulata fino a 100 mm di pioggia sui rilievi romagnoli; interessati anche l’Appennino nella fascia collinare nella zona bolognese, forlivese-cesenate, ravennate e modenese, con valori tra i 60 e i 70 mm d’acqua in media areale. Oltre a quello reggiano con quantitativi inferiori. Le precipitazioni continueranno fino a mercoledì 17. Nell’intero arco delle 48 ore è previsto l’accumulo medio complessivo di circa 150 mm di pioggia. Rispetto ai fiumi, sui bacini Romagnoli e affluenti di Reno sono attesi colmi di piena vicini ai franchi arginali e ai massimi storici registrati. Livelli prossimi alla soglia 3 sono attesi anche su altri fiumi nella pianura modenese. Saranno inoltre possibili significativi innalzamenti sul reticolo idrografico minore, con fenomeni di erosione spondale e possibili inondazioni delle aree limitrofe. Previsti anche dissesti diffusi su tutto il territorio collinare e montano, numerosi ed estesi nel settore centro-orientale. Il vortice depressionario determinerà anche mare molto mosso sulla Costa, che potrà generare localizzati fenomeni di ingressione marina ed erosione del litorale. Venti forti sui rilievi e sul settore orientale della regione, in particolare sui crinali appenninici emiliani. Rispetto a quanto accaduto a inizio mese, il quadro appare più complesso per l’attesa di temporali e dell’innalzamento del livello del mare, che potrebbe comportare maggiori difficoltà del deflusso delle acque dei fiumi. Sono previste situazione di particolare criticità per le zone rese già fragili per dalle precedenti frane e allagamenti. L’incontro con i sindaci, le indicazioni ai cittadini Stamattina si è svolto un incontro con l’Unità di crisi nazionale, alla presenza delle Prefetture di Bologna, Modena, Forlì-Cesena e Ravenna e, a seguire, un incontro con i presidenti delle Province e dei sindaci dei Comuni capoluogo. Si è condivisa la possibilità che, nelle aree interessate dall’allerta rossa, possa essere prevista dai sindaci, per la giornata di domani, la chiusura delle scuole e delle strade più a rischio, a partire da quelle in prossimità degli argini e delle aree franose. L’invito, ai cittadini, è di evitare al massimo gli spostamenti e di ricorrere, dove possibile, allo smart working. Ulteriori informazioni verranno comunicate dalla vicepresidente della Regione, Irene Priolo, che incontrerà la stampa oggi alle 14.30 al Cor (Centro operativo regionale) in viale Silvani 6, a Bologna. Già attivata la possibilità di avere, a partire da oggi, colonne mobili nazionali in ambiti strategici per garantire l’immediata operatività in caso di necessità. Sono state dislocate nel frattempo unità di rinforzo nei comuni di montagna dove si sono verificate frane ed evacuazioni, in modo da garantire supporto organizzativo".
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