Secchia e Panaro, il punto sugli interventi di AIPo in un incontro con i comitati per la sicurezza idraulica
Attraverso una nota stampa, in seguito ad un incontro con i comitati modenesi per la sicurezza idraulica Campogalliano, Secchia, Alluvionati
Nonantola e ArginiaMo, AIPo presenta un quadro generale degli interventi eseguiti negli ultimi anni lungo le arginature dei fiumi Secchia e Panaro:
"Alcuni giorni fa si è svolto presso la sede AIPo di Modena un incontro tra il Direttore vicario dell’Agenzia, Gianluca Zanichelli, e i comitati modenesi per la sicurezza idraulica Campogalliano, Secchia, Alluvionati Nonantola e ArginiaMo. Presenti anche il Dirigente d’area Massimo Valente e il responsabile dell’ufficio Stefano Parodi. E’ stato fatto un quadro generale sugli interventi eseguiti da AIPo negli ultimi anni lungo le arginature di Secchia e Panaro per aumentare la sicurezza idraulica del territorio e sui più rilevanti progetti in corso di sviluppo, tra cui, in particolare, i lavori di adeguamento della cassa di espansione del fiume Secchia. Per quanto riguarda gli interventi di adeguamento sul fiume Secchia sono stati completati nel corso del 2022 due importanti interventi: Lotto 1 di monte, per un importo 6 milioni, e Lotto 2 di valle, per un importo di 12 milioni. In merito agli interventi di adeguamento della cassa di espansione del fiume Secchia, è stato sviluppato un progetto complessivo, con differenti fonti di finanziamento, ed allo stato attuale si è giunti al livello di progettazione esecutiva. In particolare, sono previsti 4 lotti: 1. Lotto 1: adeguamento delle opere di sbarramento, modifiche strutturali sia per lo sbarramento principale che per quello di alimentazione della cassa laterale (importo 18 milioni €, finanziato con fondi Regione); 2. Lotto 2: adeguamento in quota e sagoma degli argini perimetrali (importo 25 Milioni €, finanziato con Piano Invasi); 3. Lotto 3: realizzazione nuovo comparto di cassa verso ovest in Comune di Rubiera (7 Milioni finanziato con fondi dell’avanzo di amministrazione AIPo e dell’Accordo di Programma Regione Emilia-Romagna-Ministero Ambiente); 4. Lotto 4 adeguamento della Cassa ai fini dell’uso irriguo (importo 2 Milioni finanziato con Piano Invasi insieme al lotto 2). Con quest’ultimo intervento si intende rendere possibile l’utilizzo di parte del volume disponibile per creare una riserva idrica da utilizzare nei periodi siccitosi, che verrà immessa nei canali irrigui tramite impianto di sollevamento. E’ stato evidenziato che gli interventi realizzati negli ultimi anni sul Secchia hanno consentito di raggiungere il contenimento di una piena con tempo di ritorno ventennale più 1 metro di franco. Con l’ampliamento della cassa di espansione si arriverebbe a innalzare ulteriormente la soglia di sicurezza, potendo contenere una piena con 50 anni di tempo di ritorno, sempre con 1 metro di franco. Per innalzare ulteriormente i livelli di sicurezza, partendo dalla pianificazione aggiornata da parte dell’Autorità di Distretto del Po, sono stati avviati degli studi preliminari per la progettazione di ulteriori interventi a valle della cassa che rendano possibile, quando necessario, un incremento della laminazione dei volumi in eccesso.
Riguardo al fiume Panaro, ci si è soffermati soprattutto sulla progettazione di interventi di miglioramento delle condizioni di sicurezza dei rilevati arginali, a partire dal tratto in cui si è verificata una breccia nel dicembre 2020, mediante ampliamento della sezione dei rilevati. L’obiettivo di AIPo è di poter realizzare in quella zona una banca, lato campagna, adiacente all’argine esistente, per una lunghezza di circa 800 metri e una larghezza di circa 5-6 metri, in modo da rafforzare sensibilmente un tratto soggetto, in varie epoche storiche, a rotture. La progettazione è avviata e l’attuazione dell’intervento proseguirà con la formalizzazione dell’assegnazione delle risorse economiche da parte della Regione Emilia-Romagna. Altro tema affrontato è quello riguardante gli ulteriori miglioramenti della cassa del Panaro, con gli interventi tecnici sulle paratoie e i controlli delle arginature anche in base ai dati raccolti nel corso della prima prova di invaso, avvenuta nella primavera del 2021. È in corso l’avvio della realizzazione di una diaframmatura di completamento sull’argine sinistro della cassa, per un’estensione di 600 metri. Sempre le arginature del Panaro sono oggetto di uno studio dell’Università di Bologna, che grazie all’uso di nuove tecnologie potrà dare utili indicazioni per migliorare le attività di analisi e monitoraggio delle condizioni interne degli argini. Tali interventi sono oggetto di approfondimenti tecnici, anche con il supporto di Istituti Universitari, al fine di individuare le possibili soluzioni attuabili anche in funzione dell’analisi costi-benefici. L’incontro si è concluso con l’impegno a proseguire il dialogo in merito all’evoluzione degli interventi previsti e alle problematiche del reticolo idrografico modenese".
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