Sicurezza sui treni, arrivano le bodycam per i capitreno
Una videocamera appuntata al petto che il capitreno terrĆ sempre accesa per vigilare sulla sicurezza nel treno.Ā Ā Ć lāultima novitĆ per contrastare le minacce e le aggressioni sui treni che dal 1^ marzo viene sperimentata per la prima volta in Emilia-Romagna.
Trenta capitrenoĀ di Trenitalia Tper su base volontaria, indosseranno la bodycam per testare per circaĀ sei mesi lāefficacia e la facilitĆ di utilizzo della nuova strumentazione, sui treni in cui saranno di turno.
La piccola videocamera sarĆ sempre accesa e la registrazione verrĆ attivataĀ dal lavoratoreĀ in caso di minaccia, di aggressione o di comportamenti violenti. Lo strumento, adottato in accordo con i sindacati, risponde comunque a precise prescrizioni aĀ tutela della privacy dei viaggiatori. Le immagini registrate verranno consegnate alle Forze dellāOrdine, uniche in possesso del sistema di decriptazione, per gli accertamenti e il seguito sarĆ attuato a norma di legge. Ā I passeggeri del treno saranno inoltre informati della possibile presenza di personale con bodycam a bordo.
āVogliamo che i passeggeri e il personale possano viaggiare e lavorare sempre di piĆ¹ in condizioni di sicurezza sui treni regionali- commenta lāassessore regionale alla MobilitĆ e Trasporti, Andrea Corsini- Le bodycam possono funzionare da deterrente soprattutto a difesa del personale di bordo e rappresentano uno strumento aggiuntivo alle misure di sicurezza giĆ realizzate, visto che tutti i nuovi treni regionali sono giĆ dotati di un sistema di videosorveglianza attivoā.
āLa Regione ha investito molto sul rinnovamento della flotta, tra le piĆ¹ giovani dāItalia, e sullāelettrificazione delle linee per avere un sistema di trasporti efficiente e allāaltezza delle nuove sfide per un trasporto sempre piĆ¹ sostenibile, e questo impegno deve essere accompagnato dalla sicurezza degli utenti e dei lavoratori, affinchĆ© il trasporto su ferro diventi sempre di piĆ¹ la scelta prioritaria per muoversi nel nostro territorioā.
āMi auguro quindi- conclude Corsini- che la sperimentazione possa essere utile e nel caso diventare effettiva a breve, a garanzia dellāincolumitĆ di tuttiā.
La videosorveglianza attiva sui treni ĆØ in grado di mostrare sui monitor di bordo e in tempo reale le varie sezioni del treno, garantendo al capotreno una visione costante anche delle zone piĆ¹ lontane, e in caso di necessitĆ la possibilitĆ di contattare direttamente la Polizia Ferroviaria per lāintervento immediato.
Se i risultati della sperimentazione saranno positivi, le bodycam saranno disponibili per tutti i capitreno e il personale di assistenza alla clientela di Trenitalia Tper (circa 480 persone) che ne faranno richiesta.
Le bodycam sono potenzialmente in grado di effettuare anche registrazioni sonore e trasmettere immagini in tempo reale alle sale operative. Queste ulteriori funzioni saranno perĆ² oggetto di futuri confronti fra azienda e lavoratori.
A seguire la sperimentazione saranno FS Security, Security Provider per le societĆ del Gruppo FS Italiane e la struttura operativa di Trenitalia Tper, con il coinvolgimento della Polizia Ferroviaria.
Il personale di FS Security svolge servizi di sicurezza con scorte mirate a bordo dei treni, compresi i regionali di Trenitalia Tper e nelle stazioni, in stretta collaborazione con gli agenti della Polizia ferroviaria. Anche il personale di assistenza alla clientela di Trenitalia Tper, una squadra di circa 50 operatori, puĆ² supportare il personale di bordo con attivitĆ di controllo dei biglietti, contribuendo a contrastare il fenomeno dellāevasione, prima causa di innesco di situazioni critiche.
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