Jeffrey Deaver a Modena, tra Aceto Balsamico e Maserati e la nuova avventura del detective Lincoln Rhyme

Di Antonella Cardone

Successo di pubblico per l'iniziativa di Bper Banca che sabato scorso per la sua rassegna letteraria ha invitatoal Forum Monzani di Modena il grande scrittore americano Jeffrey Deaver, letteralmente icona thriller degli anni Duemila che dal suo primo romanzo è da sempre sulla cresta dell'onda. A Modena ha presentato il suo ultimo libro "La mano dell'orologiaio" (Rizzoli): il romanzo vede ancora una volta protagonista l'investigatore Lincoln Rhyme ma anche uno dei sui principali obiettivi, "L'Orologiaio"; 

Deaver ha venduto in 150 paesi in tutto il mondo ed è stato tradotto in 25 lingue diverse. Ha scritto finora oltre 50 libri e ne ha venduto 50 milioni di copie. Dal suo romanzo "Il collezionista di ossa", il primo della serie di Lincoln Rhyme, è stato tratto l'omonimo film del 1999 con Denzel Washington e Angelina Jolie.

Lo abbiamo intervistato per voi. 

Jeffrey Deaver benvenuto a Modena: ha portato con sè Lincoln Rhyme che torna per quella che potrebbe essere davvero la sfida finale?

Prima di tutto è un piacere essere a Modena perché in passato ho posseduto una Maserati e in cucina uso sempre l'aceto balsamico di Modena.
In quanto a Lincoln Rhyme, in questo libro che si intitola "La mano dell'Orologiaio", lui si trova alle prese con il mio super cattivo che ho creato diversi anni fa in un libro che si intitolava "La Luna fredda". Potrebbe essere l'ultima avventura con l'Orologiaio o forse no: per scoprirlo bisognerà aspettare

Il ritorno di Lincoln Rhyme è un progetto che aveva già in programma? O è stata una richiesta dei lettori?

Per chi non lo conoscesse, Lincoln Ryme è il mio investigatore tetraplegico, e quando ho iniziato a scrivere la sua storia ho provato a scrivere un romanzo di qualità ocme cerco di fare sempre, però volevo che avesse anche un po' più di sostanza e rappresentasse anche lo sforzo di chi vuole raggiungere un obiettivo e ci impiega tutto se stesso per farlo.

Negli anni ha cambiato il suo modo di scrivere, velocizzandolo, mettendo più dialoghi. Uno stile più vicino a quello delle serie tv, insomma, ai gusti dei lettori che sono cambiati nel tempo. E' così?

Io cerco sempre di soddisfare il lettore: i lettori sono al primo posto nelle mie priorità, e anche in questo caso ho cercato di farlo. Ma nel corso degli anni ho scoperto che i lettori vengono allontanati dalla lettura dei libri per via dei film, delle serie televisive e anche dei videogiochi. Quindi ho adattato un po' il mio stile di scrittura a quello un po' più cinematografico quindi con capitoli più brevi e più numerosi, con dialoghi più frequenti: questo è quello che ho fatto anche stavolta.

Martedì è una giornata importante per gli Stati Uniti: ci sono le elezioni presidenziali (la diretta è sul nostro sito qui). Secondo lei cosa può cambiare per l'America e non solo per l'America?

Io ho già votato, e se ci sono americani all'ascolto dico: "Andate a votare". E' importantissimo ed è nostro dovere. Cosa mi aspetto? E' difficile dire come si svilupperanno queste elezioni, il momento è complesso, è un momento di svolta. Donald Trump porta valori che non mi rappresentano, è un personaggio fortemente criticabile e ovviamente spero che non prevalga. Sono convinto che Kamala Harris possa vincere ma qualunque sarà il risultato credo che Trump cercherà di impugnarlo. Quindi ci troviamo in un momento complicato ma ne abbiamo vissuti tanti altri in passato, anche di più difficili, come le guerre, Persevereremo, porteremo avanti i nostro valori e ci saranno sofferenze da superare e alla fine l'America ne verrà fuori.

Ci ha raccontato che ha già provato l'aceto balsamico. E oggi cosa vuole provare? Tortellini in brodo? La cena da Bottura: ci racconti cosa farà a Modena.

Non so esattamente cosa mi aspetta per cena, ma è probabile che ci sia qualche piatto con l'aceto balsamico e magari qualcuno mi regalerà un'altra Maserati. Ferrari no - scherza -  l'assicurazione costerebbe troppo!

L'intervista di Jeffrey Deaver a Modena con la traduzione di Sebastiano Pezzani

L'appello al voto