Carpi, domenica 15 dicembre l’Anpi ricorda Alcide Garagnani nell’80° anniversario della morte
CARPI - L'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia (ANPI) Sezione di Carpi, ha promosso un'iniziativa, con il supporto del Circolo ARCI Arcobaleno APS, per commemorare l'80° anniversario della morte di Alcide Garagnani, Medaglia d'Oro al Valor Militare alla memoria, caduto nella battaglia partigiana di Gonzaga il 20 dicembre 1944.
La cerimonia avrà luogo domenica 15 dicembre a partire dalle ore 10 con la deposizione di una corona al monumento in via Chiesa di Santa Croce di Carpi.
A seguire, nella sala dedicata ad Alcide Garagnani presso il Circolo ARCI Arcobaleno, si terranno una serie di interventi da parte delle autorità intervenute.
Ad aprire l’incontro Lucio Ferrari, Presidente della sezione ANPI di Carpi.
A seguire, lettura di una poesia a cura della compagnia “Al Granisel” e gli interventi di Anna Maria Pezzella, Presidente della sezione ANPI di Gonzaga, Elisabetta Galeotti, sindaca di Gonzaga, Riccardo Righi, Sindaco di Carpi ed in chiusura Vanni Bulgarelli, Presidente Provinciale ANPI Modena.
La cerimonia si concluderà con un incontro conviviale.
CHI ERA ALCIDE GARAGNANI
Alcide Garagnani Nasce nel 1924 a Correggio in una famiglia di agricoltori. Dopo l’8 settembre 1943 aderisce al movimento partigiano di resistenza arruolandosi nelle Brigate Volontari della Libertà. Si mette presto in luce per le sue doti di organizzatore e per la sua audacia viene nominato comandante dei GAP della 43a Brigata Garibaldi "Aristide". Le imprese di "Scarpone " (suo nome di battaglia) diventano presto leggendarie nel Mantovano e nella zona di Reggio Emilia. Cade durante quella che, nella storia della Resistenza, è ricordata come la "battaglia di Gonzaga".
A quello scontro parteciparono diverse formazioni partigiane reggiane, mantovane e modenesi che, tra l’altro, attaccarono il campo di transito Dulag 152, riuscendo a liberare molti prigionieri, trasferiti lì da Fossoli, in procinto di essere deportati in Germania. Nello scontro, che fruttò ai partigiani anche un ragguardevole bottino in armi e munizioni, restarono sul terreno diverse decine di soldati tra tedeschi e fascisti (tra cui militi della Gnr del lavoro di Modena) e due partigiani. Oltre ad Alcide Garagnani, infatti, rimase ucciso anche Alexander Nakorcemni Klimentievic, “Alessandro”, di nazionalità russa. La "battaglia di Gonzaga".è considerata la più importante battaglia urbana della Resistenza in Val Padana nell'inverno 1944-1945.
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