Discarica Finale Emilia, l’Osservatorio: “Arpae continua a negare la realtà”
FINALE EMILIA - Nota stampa a firma Maurizio Poletti, portavoce dell'Osservatorio civico "Ora tocca a noi":
"Presso le discariche di Finale Emilia da oltre 15 anni sono stati accertati superamenti dei livelli di legge di molteplici inquinanti nelle acque di falda. Questo scandaloso quadro di inquinamento e di illegalità imponeva per legge un'azione di bonifica di tutta l'area, cosa che non è mai accaduta. Di fronte a clamorose violazioni di legge la discarica Hera-Feronia continua ad avanzare con conferimenti di rifiuti provenienti da tutta Italia che procedono a ritmi incessanti, mentre l'inquinamento avanza inesorabile ed aggrava ulteriormente la situazione delle acque del nostro territorio.
Infatti proprio in questi ultimi giorni, esattamente il 20 Dicembre scorso si è tenuta una Conferenza dei Servizi in cui Arpae di fronte all'ennesimo superamento dei limiti normativi di vari inquinanti come Cromo, Arsenico e Boro, ha liquidato questa gravissima situazione come un caso isolato accettando le indicazioni riparatorie di Hera-Feronia di rimuovere più frequentemente le acque inquinate e di intensificare il monitoraggio. A questo proposito va detto che è oltremodo offensivo per i cittadini fare passare il messaggio che l'inquinamento causato dalla discarica si possa affrontare con meri palliativi.
Questo atteggiamento di Arpae è inqualificabile in primis perché anche in questa circostanza viene violata la legge che impone la bonifica anche nel caso di un solo sforamento di inquinanti, inoltre Arpae tenendo questa posizione nega spudoratamente che questi superamenti sono sistematici e continui da molti anni e non frutto di casi sporadici. A dimostrazione di questo inaccettabile comportamento di Arpae va citato il caso Cromo. I primi accertati sforamenti di legge di questo composto risalgono al lontano 2013 e con successivi gravi episodi come quello verificatosi tra il luglio 2021 e l'agosto 2022 in cui il contenuto di Cromo nelle acque di falda è risultato essere pari a quello riscontrato nel percolato, a dimostrazione del fatto che l'unica responsabile dell'inquinamento delle falde è la discarica Hera-Feronia. Questa è la realtà, una realtà che viene continuamente negata da Arpae la quale continua a tenere un'evidente posizione di soggiacenza e di sudditanza alle posizioni di Hera- Feronia, atteggiamento questo dimostrabile anche in questa ultima Conferenza dei Servizi, nella quale Arpae ha accettato pedissequamente le inutili azioni tecniche riparatorie proposte da Hera-Feronia, non ottemperando al suo ruolo di terzietà che dovrebbe tenere un ente pubblico di controllo".
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