Mirandolexit, Noi per Camposanto: “Noi non ci stiamo!”
CAMPOSANTO – Il gruppo Noi per Camposanto ha diramato una nota attraverso la propria pagina ufficiale Facebook per commentare l’uscita dall’unione del Comune di Mirandola. La riportiamo in forma integrale:
Una scelta senza un’analisi tecnico-finanziaria seria e senza una reale condivisione con cittadini, parti sociali e realtà del territorio
Viene chiesto un consenso sulla fiducia???
Sulle presunte capacità politiche di un rappresentante della lega che fino ad oggi ha dimostrato scarso senso democratico e rispetto delle istituzioni???
Vogliamo parlare di rappresentanza?
In consiglio dell’Unione le parti politiche e territoriali sono tutte rappresentate e la presidenza è in capo a chi sventola il primato della maggioranza.
Vogliamo ridurre tutto ai soldi?
Ogni comune partecipa ai servizi conferiti con un contributo equo trasferito puntualmente, tutti i cittadini dell’unione quindi contribuiscono!
Basta con informazioni non coerenti!
Il nostro comune partecipa alla spesa storica del ragioniere per non parlare delle ingenti entrate della polizia locale che arrivano dal nostro territorio ed episodi di solidarietà come la messa a disposizione di alcuni dei 25 computer pronti per le scuola secondaria di Camposanto che sono stati dati durante l’emergenza covid per poter garantire il lavoro in smart working degli uffici dell’unione, l’Ucman ha stabilito una scontistica per i centri estivi addirittura superiore a quella che alcuni singoli comuni avevano proposto!
Camposanto sta proseguendo l’iter per il conferimento dell’ultimo dei servizi, quello ambientale, per il resto abbiamo tutto in unione e paghiamo la quota proporzionale per i dipendenti che lavorano per noi, conferimento che si sarebbe già concluso se non avessimo assistito nell’ultimo anno a sprecare tempo in decisioni per poltrone e ripicche da parte di chi ora dice che si poteva riorganizzare ma pur con il ruolo di presidente ha preferito stare alla sbarra!
All’interno dell’unione comunque i comuni mantengono la loro autonomia ma sicuramente un lavoro coordinato aiuta i cittadini a sentirsi trattati tutti uguali!
Sicurezza, giovani, lavoro, ambiente, promozione del territorio sono temi che stanno a cuore a tutti.
E allora cerchiamo di non mollare ma di riorganizzare !
Se cambiamento significa gettare tutto il lavoro fatto NOI NON CI STIAMO !Non dimentichiamo che l’unione viene sostenuta dalla regione e ciò permette di avere fondi per specifici progetti, lavorare in unione permette di avere figure professionali che i singoli comuni farebbero fatica a sostenere, permette di condividere idee, di uniformare molti iter amministrativi per agevolare aziende e cittadini.
C’è molto da cui partire e di questo ne sono consapevoli anche diversi rappresentanti del centro destra che hanno manifestato la loro contrarietà su questo “salto nel buio “!
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