San Zenone e Finale Emilia, la storia del Santo che si festeggia il 9 luglio
FINALE EMILIA - Correva lโannoโฆ ย sono passati oltre duecento anni da quando San Zenone รจ stato dichiarato patrono della Cittร di Finale Emilia, eppure la sua storia si intreccia con quella della Nobil Terra da molto tempo prima.
Ma andiamo con lโordine con cui don Ettore Rovatti racconta nel suo libro Finale Emilia - Mille anni di storia, ย e cerchiamo di capire chi fosse questo personaggio raffigurato in due statue (la piรน conosciuta ed antica nella facciata del municipio della Cittร e la piรน recente sul lato est del Castello), in diverse raffigurazioni, alcune veramente pregevoli (come la tela di Stefano da Carpi dove il santo sostiene il castello di Finale) e addirittura su una campana della cella campanaria della torretta del municipio, almeno fino al sisma del 20 maggio 2012.
Dei diversi santi che portano lo stesso nome, Zenone (un paio di vescovi, un padre di famiglia, due ufficiali dellโesercito romano, quasi tutti dei primi secoli del cristianesimo), il nostro รจ il tribuno romano martirizzato a Roma sotto Diocleziano, presso Le Tre Fontane (luogo del martirio di San Paolo), insieme ai suoi 10.203 compagni, il 9 luglio, giorno nel quale viene anche festeggiato, secondo il martirologio romano.
Le sue reliquie giungono a Finale il 9 luglio 1567ย - data ricordata nei festeggiamenti odierni - con bolla pontificia (bellissimo e prezioso documento conservato presso lโarchivio parrocchiale) che attesta lโautenticitร delle ossa prelevate presso il luogo del martirio. Zenone viene quindi dichiarato protettore dellโAccademia dei Fluttuanti, attiva in Finale in quegli anni; in tempi piรน recenti il nome verrร utilizzato per iniziative, premi, realtร commerciali e imprenditoriali del territorio.
Si arriva poi fino al 1715 quando la Comunitร civile, cioรจ il Comune, chiede a Roma che San Zenone sia dichiarato protettore di Finale Emilia: la richiesta viene avvallata dai parroci del territorio e da vari ordini religiosi.
La proclamazione avverrร nel 1745 per opera del Papa Benedetto XIV, amico della Nobile Terra del Finale come riportato nel libro di Don Ettore.
Altre reliquie del Santo e dei compagni martiri arriveranno nel 1769 e saranno custodite fino al terremoto del 2012 nellโaltare dedicato, il terzo nella navata sinistra del Duomo, in un reliquiario in legno oggi conservato nella canonica di Corso Cavour.
Come ogni santo che si rispetti anche san Zenone ha le sue leggende e, in particolare, da queste parti si ricorda il miracolo della nebbia durante la calata degli Unni.
A Massa dicono che fu opera di San Geminiano, patrono della parrocchia, ma non essendoci testimoni, ciascuno puรฒ attribuirlo a chi crede. Certo รจ che San Zenone รจ il patrono โcivicoโ quindi del Comune intero, mentre San Geminiano e, nel capoluogo, la Beata Vergine delle Grazie sono i protettori delle comunitร parrocchiali di Massa e Finale.
Insomma: nessun sovraffollamento, piuttosto una saggia dislocazione.
Unย giornale del 1786 parla di triduo e festa in onore del santo e di โassiduo concorso di popoloโ alle celebrazioni e alle iniziative. Dal 2004, su felice intuizione di don Luca Fioratti, giovane sacerdote di origini finalesi, la festa di San Zenone viene ripristinata il 9 luglio con la celebrazione della S. Messa, una breve processione per le vie del centro, benedizione del paese con le reliquie alla presenza delle autoritร civili e militari e con la partecipazione delle associazioni di volontariato.
di Antonella Diegoli
Preghiera a San Zenone tratta da un vecchio santino O glorioso San Zenone, nostro patrono, volgi su di noi il tuo sguardo dโamore: proteggi ancora la Cittร ย di Finale Emilia, in tutte le sue realtร , accompagnaci con la tua provvida intercessione e ottienici dal Signore di camminare sempre nella concordia e nella pace.La celebrazione del patrono San Zenone a Finale Emilia il 9 luglio 2020.
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