Panaro, Aipo: “Pronti al collaudo della diga dopo l’estate”
I tecnici e gli operai sono sul posto in questi giorni per prelevare campioni sul manufatto e sugli argini, ma il primo step di invasi partirà dopo l’estate. Dopo 40 anni, la cassa di espansione del fiume Panaro, nella zona sud di Modena, fra San Damaso e Sant’Anna di San Cesario, si prepara all’operatività, non prima però di aver superato i test che verranno effettuati nella primavera del 2021, quando l’acqua verrà portata fino allo sfioro. A quel punto tutti i collaudi saranno terminati. La notizia verrà ufficializzata all’arrivo delle autorizzazioni della Direzione generale per le dighe (del ministero delle Infrastrutture), ma il programma è già stato approvato da Aipo.
Proprio Aipo ha ideato quest’opera idraulica quando ancora si chiamava Magistrato per il Po, nel lontano 1974, quando è nato il primo progetto per la realizzazione di un bacino di espansione del fiume, capace di contenere 15 milioni di metri cubi d’acqua. L’opera è stata costruita in una decina d’anni ma nel 1986 si è deciso di realizzare una diga più grande e una cassa secondaria che racchiude all’interno alcuni terreni agricoli, a pochi metri dalle abitazioni a Sant’Anna di San Cesario. La cassa è funzionante, anche se non è mai stata operativa al 100%, limitandone le manovre.