Coronavirus, 14 morti nella Casa di riposo Cisa di Mirandola, protesta il centrodestra
“Una tragedia nascosta”. Così viene definito quel che accaduto nella casa di riposo Cisa di Mirandola dal gruppo Fratelli d’Italia – Libera Scelta – Liste civiche di centrodestra dell’Unione Comuni Area Nord.
Scrivono:
Al 22 dicembre erano 14 gli ospiti deceduti positivi al Covid all’interno della Casa di Residenza per anziani Cisa di Mirandola, dove si registravano ancora 31 positivi di cui 25 all’interno della struttura e 6 in ospedale. Cifre drammatiche quelle che emergono solo grazie all’interrogazione che il gruppo Fratelli d’Italia – Libera Scelta – Liste civiche di centrodestra ha presentato al Consiglio dell’UCMAN
Una realtà grave soprattutto perché riguardante la seconda ondata dell’epidemia, già prevista in estate, e per la quale, proprio perché prevista, ci si aspettava la messa in campo di azioni incisive per prevenire focolai di positività e morti. Che purtroppo ci sono stati e nel giro di pochi giorni, dal 26 novembre, si sono sviluppati velocemente. Con grave responsabilità di chi doveva prevenire, supportare e mettere in sicurezza il personale infermieristico e medico, lasciato invece solo.. Nella risposta all’interrogazione viene confermato che ‘fin dall’inizio della diffusione del contagio, la criticità della situazione è stata ampliata dalla grave carenza di personale infermieristico, stante le dimissioni di unità presenti e l’impossibilità per l’Ausl di disporre il comando di proprio personale’.
Questo è il frutto di una inadeguata gestione politica ed amministrativa della situazione, una politica che ruota intorno sempre agli stessi nomi di area PD che nominano amici e compagni di partito nei ruoli di potere e gestione della cosa pubblica. Una situazione che limita la trasparenza e l’individuazione delle responsabilità nel momento in cui i problemi esplodono.
Chi paga per ciò che non è stato fatto e si poteva fare per proteggere i nostri anziani? Ci voleva una nostra interrogazione per avere chiara la portata del dramma e l’ammissione di ciò che non ha funzionato? Ci voleva l’intervento del comune di Mirandola che ha chiesto ed ottenuto nelle scorse settimane l’intervento di una unità sanitaria militare a supporto di personale per aiutare gli operatori lasciati solo per mesi? Evidentemente si. Speriamo che questa tragedia possa almeno a fare aprire gli occhi sui danni di una gestione politica fatta di nominati dalle segretarie di partito dove conta più l’appartenenza politica che la competenza
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