7 gennaio 2005 -7 gennaio 2021. Sedici anni fa la tragedia di Crevalcore
FINALE EMILIA, SAN FELICE E MIRANDOLA – 7 gennaio 2005 – 7 gennaio 2021: sedici anni fa la tragedia di Crevalcore. In un incidente ferroviario persero la vita 17 persone, 80 rimasero ferite.
Il dramma lasciò nella Bassa tanti lutti. C’è un cippo oggi che ricorda Ciro, Equizio, Matteo, Mauro, Vincenzo, Paolo, Francesco, Donatello, Diana, Claudia, Andrea, Daniel, Alberto, Bruno, Banca, Mario ed Anna, le vittime di quel giorno maledetto: erano le 12.53 del 7 gennaio 2005 quando l’interregionale 2255 diretto a Bologna si scontrò con il treno merci 59308, carico di putrelle. Finale, Massa e San Martino Spino piansero le loro vittime, e fu così anche a San Felice e Mirandola, luogo di lavoro di altre due delle vittime. Donatello Zoboli, Diana e Claudia Baraldini da Finale Emilia, Anna Martini da San Martino in Spino, Andrea Soncini e Daniel Burali da Mirandola. Sono i cittadini della Bassa, sei su 17 vittime totali che il 7 gennaio 2005 hanno perso la vita nella strage di Crevalcore.
Per l’accusa a causare la strage fu l’errore umano di un macchinista che ‘bucò’ un semaforo rosso, scontrandosi col convoglio che arrivava in direzione opposta senza Scmt, Sistema controllo marcia, meccanismo automatico che blocca il treno in caso di mancato rispetto dei segnali.
Il processo si chiuse nel 2011 con l’assoluzione di dieci dirigenti delle Ferrovie e non ci fu appello. Per la legge gli unici responsabili furono il macchinista Vincenzo Debiase e il capotreno Paolo Cinti, oltre alla nebbia che avrebbe impedito di vedere due semafori rossi.
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