Emilia-Romagna: un’alleata preziosa per gli oceani
MODENA- L'8 giugno 2021, come ogni anno, si è celebrata la Giornata mondiale degli oceani: un'occasione per riflettere sulla necessità di interagire con gli oceani in modo sostenibile.
Mari e oceani occupano il 70 per cento della superficie terrestre, producono più dei 2/3 dell’ossigeno che respiriamo e svolgono un ruolo decisivo nella moderazione del clima del globo. Una enorme distesa di acqua salata, che dà lavoro a oltre 400 milioni di persone e, con i suoi stock ittici, dà da mangiare a più di 3 miliardi di persone. La Regione Emilia-Romagna è da sempre all’avanguardia nel settore della tutela dell’ambiente marino. Il mar Adriatico che bagna le sue coste è ben tutelato da leggi nazionali e regionali. Negli anni ’60 la Regione fu la prima a realizzare depuratori sull’intera linea costiera; nel 1977 fu realizzata la Daphne, un battello oceanografico che da allora sorveglia l’intero specchio di Adriatico tra i 500 metri dalla riva fino a 20 chilometri al largo, una sorta di laboratorio galleggiante che ancora oggi, tramite l’apposita Struttura oceanografica all’interno di Arpae, fornisce i dati sui parametri chimico-fisici dell’acqua del mare da Goro a Cattolica; nel 1991 la Regione fu la prima ad abbattere, per legge, il fosforo contenuto nei detersivi, una legge che poi venne estesa a tutta Italia con legge quadro nazionale. Nei laboratori di Arpae dislocati a Cesenatico, oltre ad elaborare i dati forniti della Struttura Oceanografica Daphne, si svolgono programmi di ricerca sulle plastiche e microplastiche in mare e sull’eventuale comparsa di organismi alloctoni e il coordinamento della sottosezione Adriatica della Strategia Marina europea. Sempre a Cesenatico opera il Centro ricerche marine, laboratorio nazionale di riferimento per le biotossine marine e il fitoplancton, che coordina le attività della rete dei laboratori italiani incaricati dal Ministero della Salute del controllo ufficiale delle biotossine marine nei molluschi destinati al consumo umano e nelle aree di loro produzione. Istituito nel 1965, il Centro ricerche marine è oggi un presidio di primaria importanza per la sicurezza alimentare, il supporto alle imprese del settore ittico nazionale e internazionale e per la tutela dei consumatori. "Cogliamo l’occasione della Giornata mondiale degli oceani per salutare Carla Rita Ferrari, da pochi giorni in pensione: le attività presenti di Daphne e le collaborazioni in essere sono frutto anche dell’impostazione da lei data in questi anni- scrive Arpae- Arpae ringrazia Carla Rita, responsabile della Struttura oceanografica Daphne dal 2012 fino a pochi giorni fa, per l’instancabile impegno, la passione e la dedizione che ha sempre dedicato al mare Adriatico, per i tanti e innovativi progetti di ricerca portati avanti e per la professionalità che ha sempre caratterizzato il suo lavoro. Su queste basi è impostata l'attività futura della Daphne, a supporto di un settore così importante come quello rappresentato dall'economia blu e dalla tutela dell'ambiente e della biodiversità".
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