La campagna “Mettiamoci in gioco” presenta dati e tendenze del gioco d’azzardo nel 2020
MODENA- 125 euro guadagnati pro capite, neonati compresi: complessivamente 557 milioni. E’ quanto gli emiliano-romagnoli non hanno perso nel 2020 nei diversi giochi d’azzardo fisici, a seguito della chiusura per circa 170 giorni di Videolottery, Bingo e altri luoghi delle scommesse.
Una riduzione del 49,3% del gioco fisico (a livello nazionale il 47,1%), per la quale ovviamente è stata determinante, a causa della pandemia, la chiusura dei luoghi dell’azzardo per circa 170 giornate, pari al 47% del calendario annuo.
Il comunicato stampa dei coordinatori della campagna “Mettiamoci in gioco” in Emilia-Romagna
 Anche se i dati vanno considerati come provvisori (Fonte Filippo Torrigiani, Consulente commissione Antimafia, su dati forniti dall’Agenzia Dogane e Monopoli, in allegato riassunto dei dati regionali e nazionali disponibili) sono molti gli elementi di riflessione. Uno di questi è quello delle vincite: al di là delle troppo strombazzate colossali vincite nel gratta e vinci, al Superenalotto e altri “giochi”, nel 2020 nella nostra Regione le vincite si sono contratte in modo assai significativo. Nel 2019 era stato restituito in vincite il 77,4% dei 6.037.103.065 miliardi di euro giocati in Emilia- Romagna nel gioco fisico. Una percentuale, quella delle vincite, in forte arretramento calata nel 2020 al 73,6%. Altra grande sorpresa, che smentisce molte previsioni, è che il gioco online non ha assorbito la vistosa riduzione del gioco fisico. In Emilia-Romagna non si registra il sorpasso del gioco online su quello fisico, consegnato dai dati nazionali. Pur nell’assenza di dati definitivi, nel 2020 si è registrato un incremento presumibile attorno al 15-20%% (dato non ancora elaborato), non lontano dal trend degli ultimi anni, ma superiore al 12,5% di crescita a livello nazionale. In Emilia Romagna nel 2020 il gioco d’azzardo fisico ha quindi rappresentato il 59% del giocato complessivo, contro il 41% del giocato online. Complessivamente (fisico e online) nella nostra Regione sono stati investiti nel gioco d’azzardo nel 2020 5.189.727.008 euro. A livello nazionale il dato è sceso dai 110,5 a 80,135 miliardi, con un calo complessivo del 27,5%. Le valutazioni di "Mettiamoci in gioco" “Mettiamoci in gioco” è una Campagna Nazionale avviata nel 2012, contro i rischi del gioco d’azzardo (informazioni sulla campagna nella nota allegata). Per i coordinatori regionali della Campagna i dati dimostrano in modo lampante che la riduzione dell’offerta di gioco d’azzardo ha portato al contenimento di una pratica che, pur legale, è responsabile di tanti danni e disastri, personali e familiari. Il mancato trasferimento sul gioco online, e peraltro anche sul gioco clandestino, dimostra l’inconsistenza della tesi secondo la quale la diffusione e la crescita delle Videolottery è un utile strumento contro l’incontrollabilità del gioco online e di quello clandestino. Il contenimento del gioco d’azzardo deve per noi essere, anche dopo la pandemia, un obbiettivo generale. I coordinatori della Campagna pongono poi l’accento su di un fenomeno ancora poco valutato: quello dell’utilizzo del trading online come succedaneo del gioco d’azzardo. Un fenomeno in crescita durante il lockdown, che tocca fasce variegate della popolazione, ma in prevalenza uomini, con buona scolarità , nella fascia tra 20 e 50 anni. Comportamenti che sovente raggiungono il patologico, come dimostra la crescita delle persone che si rivolgono ai servizi di aiuto psicologico. “Giocare in borsa” in molti casi è una variante complessa al giocare ad una videolottery; ma gli effetti sui bilanci familiari e personali sono nettamente peggiori, con almeno il 75% dei trader che perde online somme, anche rilevanti. Per i quattro coordinatori regionali della Campagna è necessario fornire ai sindaci maggiori strumenti per limitare la crescita dei luoghi dell’azzardo nel proprio Comune. Allo stesso tempo è necessario che le Amministrazioni locali che non lo hanno ancora pienamente fatto diano corso alla esemplare normativa della Regione Emilia-Romagna, in particolare rispetto al distanziamento dell’azzardo dai luoghi sensibili. “Mettiamoci in gioco” è a fianco delle Amministrazioni locali che hanno introdotto o introdurranno significativi limiti orari nell’apertura dei luoghi del gioco d’azzardo. Infine la questione di quelle decine di Comuni della nostra regione dove l’entità di quanto giocato d’azzardo supera quanto viene impiegato per la spesa alimentare. Per questi Comuni è necessario un intervento particolare, iniziative forti, ed è necessario introdurre il concetto di saturazione nel gioco d’azzardo.
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