Potenziare l’ospedale di Mirandola, da Pd e liste civiche parte la petizione verso la Regione
Molti risultati sono stati già portati a casa: il primariato di Pneumologia, quello di Ostetricia - nonostante ci sia ancora la delega per il funzionamento,- il primariato di Chirurgia ora è autonomo e non più a scavalco con Carpi. Ora con i nuovi pensionamenti si attende il bando per il primariato di Ortopedia, per Radiologia e per il Pronto Soccorso: i primari devono essere di Mirandola, e non a scavalco Altri risultati, la nuova Tac e l'osservazione breve pediatrica h 24 per tutelare maggiormente chi viene a partorire a Mirandola e tenere qui chi arriva coi bimbi in pronto soccorso. La sperimentazione di aree omogenee realizzata dopo il terremoto, quando vennero messi insieme Medicina interna, Cardiologia e Pneumologia e un unico personale che ruotava su più funzioni, non ha funzionato, bisogna prenderne atto. E' urgente il rientro di Cardiologia, promesso a più livelli, visto che ormai la necessità di dover tenere isolati per forza i malati di Covid ora non c'è più. Ma di Cardiologia e dei suoi posti letto ancora non se ne parla e non si capisce bene perché.
Illustra Orville Raisi, vice presidente Commissione Sanità | Gruppo Liste Civiche PDBassa Modenese
Il personale è uno dei punti più critiche sia per le professioni sanitarie che per i medici. Sono stati tagliati 30 mila posti in dieci anni, e ne soffriamo di più in quanto territori periferici. La petizione non è strumento solo per tenere alta l'attenzione ma è un elemento fondamentale per dare sostanza a quanto concordato e deciso per potenziare l'ospedale di Mirandola. Gli elementi innovativi che abbiamo visto in questi ultimi due anni non c'erano mai stati, è davvero un potenziamento. Ma dobbiamo anche ripristinare ciò che era presente in termini di offerta ospedaliera prima del terremoto. Perché, magari non colpevolmente, penando di aggiornare i modelli ospedalieri si sono presi il modello delle aree omogenee che qui non hanno funzionato, anche per scarsa attenzione sulla sua realizzazione. Occorre dunque dare una mission all'ospedale di Mirandola, ovviamente nell'ambito della rete ospedaliera provinciale e dare un ruolo anche alle unità operative e ai Reparti che c'erano. Il che, non è una guerra tra territorio: tutti devono avere la stessa possibilità di accesso ai servizi. Se noi siamo orfani di una Cardiologia, l'Ausl deve farsi carico di trovare il personale necessario per costituire a Mirandola un reparto che abbia posti letto, tecnologie, infermieri e medici.
IL COMUNICATO STAMPA
Il Gruppo consigliare nell'Unione dei Comuni ‘Liste Civiche PD Bassa Modenese’, unitamente al Coordinamento PD della Bassa Modenese, hanno assunto una nuova iniziativa sul tema dell’Ospedale di Mirandola, un petizione rivolta alla Regione Emilia-Romagna, presentata questa mattina in conferenza stampa.
Sono intervenuti alla conferenza stampa: Paolo Negro, Capogruppo Gruppo Liste Civiche PD; Carlo Tassi, Presidente Commissione Sanità | Gruppo Liste Civiche PD Bassa Modenese; Orville Raisi, Vice Presidente Commissione Sanità | Gruppo Liste Civiche PD Bassa Modenese; Simone Silvestri, Coordinatore Partito Democratico Bassa Modenese.
Simone Silvestri: “Le petizione di cittadini ai sensi dell’articolo 16 dello Statuto della Regione Emilia-Romagna è uno strumento che non abbiamo ancora usato e noi ci facciamo ricorso con la nostra iniziativa per mantenere alta l’attenzione sull'Ospedale di Mirandola e fare un altro passo in avanti”. Paolo Negro: “Siamo partiti dal confronto con i cittadini con assemblee in tutti i comuni all'inizio della legislatura e da lì ripartiamo con questa petizione. Con lo stesso obiettivo: il potenziamento dell’Ospedale di Mirandola. E’ uno strumento per tenere il punto. La CTSS del luglio di un anno fa ha stabilito che la rete ospedaliera a nord della via Emilia deve essere imperniata su due ospedali di pari livello, Carpi e Mirandola. Un indirizzo che deve essere reso sostanziale, questo è il cuore della petizione. L’ultima CTSS di qualche giorno fa, con la presenza del Presidente Bonaccini, ha confermato oltre 50 milioni di investimenti sulla sanità nel nostro Distretto, tra Ospedale di Mirandola e territorio. I passi in avanti quindi ci sono ma per mettere a valore tutto questo la petizione indica la necessità di sancire nella programmazione provinciale, in modo più solido, la mission dell’Ospedale di Mirandola, gli elementi qualificanti in cui si deve sostanziare e dare piena operatività alla sua pari dignità, secondo il piano di potenziamento condiviso” Carlo Tassi: “C’è necessità di rafforzare la missione dell’Ospedale di Mirandola di Mirandola e renderla così meno fragile. Penso alla tempistica dilatata e l’incertezza stessa del rientro nell'Ospedale di Mirandola della Unità Operativa Complessa di Cardiologia, dopo la sua delocalizzazione causa Covid. Cardiologia è parte integrante ed essenziale del disegno di potenziamento dell’Ospedale e il ritardo del suo rientro, oltre ad essere inaccettabile, conferma questa necessità”. Orville Raisi: “I nuovi primari dedicati all'Ospedale di Mirandola, l’OBI pediatrico, la nuova TAC, i cantieri che si sono aperti, sono passi in avanti già operativi di cui diamo atto molto positivamente. Bisogno proseguire con sempre maggiore coerenza. Per questo la petizione ribadisce tutti i contenuti relativi al necessario potenziamento dell’Ospedale di Mirandola: superare definitivamente le aree omogenee; qualificare ciascun Reparto attribuendo il personale adeguato; la revisionare funzionalmente gli spazi per accogliere nuovi posti letto e le nuove funzioni quali la Medicina d’urgenza; il rientro di tutte funzioni trasferite temporaneamente causa Covid; completare e rendere operative di tutte le specialistiche previste; ripristinare e valorizzazione tutte le sale operatorie; adeguare le attrezzature tecnologiche; ripristinare i posti letto di semintensiva; dar corpo all'interno dell’Ospedale alla sinergia con il Distretto Biomedicale. Il tutto come da programmazione condivisa. La petizione rimarca infine la necessità del ripristino del Reparto di Anestesiologia e Rianimazione, che c’era prima del terremoto, senza la quale non c’è piena attrattività dell’Ospedale per gli anestesisti e quindi la piena operatività del disegno di potenziamento e pari livello dell’Ospedale di Mirandola”
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