Le cure palliative protagoniste a “Zero K Talk Verità”
L’iniziativa sarà suddivisa in tre diversi momenti, dove sarà raccontato, di volta in volta, anche uno spaccato di vita reale e vissuta da chi ha incontrato le cure palliative e ha lasciato un segno indelebile nella comunità di Carpi.La serata di aprirà con "Zero K Talk Verità" e gli interventi di Monica Bosco, dirigente medico presso l'unità operativa di cure palliative e membro della rete cure palliative dell'Ausl Piacenza, e Paolo Vacondio, responsabile rete locale cure palliative Ausl Modena.
Seguirà "Questa è una storia d'amore", liberamente ispirato dal romanzo "Sediamoci qui. Introduzione alle cure palliative" di Paolo Vacondio. Lo spettacolo, il cui testo e regia sono a cura di Federica Cucco, vedrà salire sul palco "La Compagnia delle Lucciole" con Paolo Bruini e Mariangela Diana.
La rappresentazione narra di due ragazzi qualunque, con problemi di tutti i giorni che si trovano nello stesso posto, nello stesso momento ovvero "una sala d’attesa, due figli che aspettano e due madri. Sconosciuti e poi compagni nello stesso destino. Una forte rabbia, perché a me? Perché a noi? E un rifugio trovato tra la luce fredda di due schermi di cellulari che si fanno compagnia, ogni notte un po' di più. Questa è una storia d’amore. Questa è una storia di morte. Questa è una storia di un inizio".
Il momento conclusivo della serata prevede le premiazioni del concorso artistico "Da Zero a K: mille opere artistiche per la diffusione delle cure palliative". Saranno assegnati i premi intitolati ad Isolina Focarelli (opera realizzata da Sara Bennati), Walter Bauer (Isetta Malagoli) ed Angela Allegretti (Angela Allegretti).
I momenti musicali saranno curati da Roberto Andreoli, Daniela Bertocchi ed Alberto Dolfi. Danze di Francesca Bacchelli e Leila Terrieri. Ospiti della serata il sindaco di Carpi, Alberto Bellelli, e la cantante e presentatrice umbra Annalisa Baldi: scoperta nella prima edizione del talent show musicale "X Factor", più volte ospite in noti programmi televisivi come "Quelli che il calcio" e "Scorie" (Rai 2) e che dal 2002 si esibisce in tutta Italia con la sua band ZeroInCondotta.
"Si torna a fare sul serio – afferma il presidente Massimiliano Cruciani – e riprende il viaggio dell’associazione Zero K attraverso le arti. Ci riprendiamo quello che il Covid ci ha tolto, il palco, la platea ed i cuori che torneranno ad emozionarsi e battere all’unisono, insieme, vicini ma non troppo, accanto sempre. Le cure palliative come non le avete mai ascoltate, sentite narrare o spiegare. Un modo semplice di contaminare le persone, lontano dal concetto di malattia, ma vicino a chi le ha vissute o le sta vivendo. Riprende quindi il nostro viaggio, mai interrotto, rallentato ma mai fermo, statico. Abbiamo deciso di tornare prepotentemente, grazie alla passione dei nostri artisti tutti, alla disponibilità di ospiti e personaggi del mondo delle cure palliative e dello spettacolo che hanno sposato il progetto Zero K. Un grazie di cuore – conclude Cruciani – va a tutti i volontari soci e membri del direttivo che hanno dedicato tempo e cuore a questo progetto".
Per prenotare il posto per prendere parte all'evento - ad ingresso libero - deve essere compilato il form presente nel sito www.associazionezerok.it oppure scrivere all'email: [email protected].
Massimo 100 i posti disponibili e per poter partecipare bisogna munirsi di mascherina e di Green Pass.
I prossimi appuntamenti
Dopo lo spettacolo del 24 settembre, il viaggio dell’associazione proseguirà domenica 26 settembre alle ore 21 in piazza Calcagnini a Formigine. In occasione della 50esima edizione del Settembre Formiginese, Zero K sarà di nuovo protagonista con "Questa è una storia d’amore".
Il prossimo 23 ottobre (ore 15,30), sempre all’Auditorium San Rocco di Carpi, è prevista un’iniziativa organizzata in collaborazione con la 15esima edizione de "Il Rumore del Lutto". Per "Irdl Carpi Experience" proporrà una tavola rotonda "Visioni sulle cure palliative Zero K Talk" alla quale parteciperanno – moderati dalla giornalista Luana Pioppi - Luciano Orsi, Stefania Bastianello, Laura Campanello, Tania Piccione, Marina Sozzi, Luigi Colusso e Maria Angela Gelati. Condurrà l’incontro Monica Bosco. Alle 19,30 si terrà la replica dello spettacolo "Questa è una storia d'amore", alla quale seguirà la consegna del premio Roberto Cestiè (opere di Sara Bennati, Alessandro Focarelli e Sante Crisafulli).
Nel mese di dicembre (la data è in via di definizione), inoltre, spazio a "Zero K Talk Scelta" con Pierluigi Alfieri (sulle note della vita), Silvia Tanzi (Teach to talk. Apprendere per comunicare), Ludovica De Panfilis e i poeti Paolo Gambi e Alessandro Focarelli. Consegna del premio Alice Aldrovandi. Madrina di tutti gli eventi sarà la cantante umbra Annalisa Baldi mentre il fotografo ufficiale sarà Domiziano Lisignoli.
ll progetto
Partirà infine, sempre nel mese di dicembre, "Zero K nel Mezzo", il progetto pilota realizzato con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi. Vedrà i soci volontari professionisti di Zero K mettere a disposizione della comunità le proprie competenze, andando in supporto notturno 7 giorni su 7 alle Residenze sanitarie assistenziali (RSA) sprovviste di personale sanitario infermieristico notturno. Il tutto sarà coordinato da Doina Munteanu, in collaborazione con giovani e motivati infermieri del territorio. Un progetto pilota per avvicinare i giovani professionisti sanitari verso le realtà della fragilità e la presa in cura dell’anziano.
L’associazione Zero K
L’associazione Zero K ha lo scopo di diffondere la cultura delle cure palliative attraverso tutte le forme delle arti. Fotografia, cinema, musica, teatro e tutte le altre possibili espressioni artistiche, infatti, sono uno strumento per favorire il raggiungimento del benessere, condizione di fondamentale importanza per una persona che segue un percorso di cure palliative. Sono da considerarsi come strumento integrato nel percorso di cura e di vita. L’associazione è finalizzata a stimolare i contatti fra le persone, gli enti e le associazioni che si occupano di queste tematiche, in modo da allargare gli orizzonti didattici di professionisti sanitari, cittadini e insegnanti, affinché sappiano trasmettere l’amore per la cultura palliativista ed artistica come un bene per la persona ed un valore sociale.
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