Truffa dei diamanti, chiesta l’archiviazione: a rischio i rimborsi per centinaia di modenesi
“La vicenda evidenzia la piena sussistenza dei fatti di truffa nella loro materialità”, ma “l’atto di disposizione patrimoniale, momento consumativo del delitto di truffa, è tanto risalente nel tempo, da comportare l’avvenuta estinzione del reato”. Queste le motivazioni per cui la Procura di Milano ha inaspettatamente chiesto l’archiviazione per avvenuta prescrizione dei reati riguardanti la cosiddetta truffa dei diamanti.
Alcune banche italiane, tra cui il Banco Bpm, avrebbero aumentato il valore dei gioielli venduti da due differenti società a diversi investitori italiani, tra cui centinaia di modenesi. Tra i nomi di spicco, quello di Vasco Rossi, che aveva comprato diamanti per un valore di 2,5 milioni di euro. Una parte dei “truffati” ha deciso di optare per la procedura di mediazione, riuscendo ad ottenere rimborsi in alcuni casi fino al 70% del valore investito; altri, tra cui il rocker di Zocca, hanno invece preferito la strada giudiziaria, che, però, adesso, potrebbe concludersi con una clamorosa beffa. In caso di archiviazione, infatti, i risparmiatori truffati non riceverebbero alcun rimborso.