Emendamento approvato in commissione trasporti, Coordinamento No Cispadana: “Ennesimo accordicchio”
Attraverso una nota stampa, Silvano Tagliavini, a nome del Coordinamento Cispadano NO Autostrada SI Strada a Scorrimento Veloce, interviene in merito all’emendamento approvato in commissione trasporti:
“Nella notte si è consumato l’ennesimo “accordicchio” in seno alla Commissione Trasporti del Parlamento italiano (di sicuro c’è il voto contrario del M5S). Ancora una volta con logiche spartitorie è stato varato un provvedimento che istituisce un nuovo “carrozzone” politico-amministrativo per gestire le proprietà autostradali a pagamento dello Stato. Nel caso specifico il provvedimento punta, nella totale fumosità, ad agevolare furbescamente Autobrennero e tutto quello che ci sta dietro. Tutto per sperare di aggirare (perché bisogna sempre vedere cosa dice la UE), ancora una volta furbescamente, le regole sia nazionali che europee. A fronte di festeggiamenti di Kompatscher e Fugatti (“un nuovo passo di avvicinamento alla concessione”), e certamente in via Aldo Moro a Bologna, è bene precisare che con questo atto cessa la Concessione A22 in proroga ad Autobrennero. Che la nuova concessionaria sarà <<ANAS AUTOSTRADE A PAGAMENTO>>, che a sua volta potrà (condizionale) avvalersi della collaborazione di una azienda pubblica o privata (partenariato Pubblico- Privato) ma, non essendo ancora state stabilite le norme per questi accordi, è consigliabile non dare tutto per già fatto. Non c’è scritto da nessuna parte (tranne probabilmente in documenti segreti tra le parti interessate che probabilmente tengono conto degli 8 della SVP in sede di elezioni presidenziali) che Autobrennero si accolli la realizzazione della Cispadana autostradale notoriamente fallimentare (concetti espressi da Pattuzzi). Che tutta questa trafila, definizione del partenariato, definizione del Project financing, ricerca dei capitali sul mercato finanziario, durerà ancora un anno e oltre con l’ennesimo rinvio dell’eventuale apertura dei cantieri. Che su tutto questo incombe sempre la sentenza della Corte dei Conti n° 13/2020 che nega la possibilità di contrarre debiti (Project financing) da parte di Autobrennero e ARC in quanto considerate di fatto pubbliche. Cosa ci sia da
festeggiare ci rimane un mistero. Ci sentiamo di dare un modesto suggerimento: non stappare lo spumante e non dire sacco fin che non ce l’hai nel sacco. Rimane comunque tutt’ancora valida la motivazione di fondo per cui siamo contrari ad una autostrada: non risponde alle reali esigenze del territorio, non da vantaggi evidenti ai collegamenti con l’Europa, ha un rilevante impatto negativo in termini economici e ambientali”.
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