Bastiglia, primi accertamenti sulla morte della 16enne Giulia Lucenti escluderebbero nesso con il vaccino
BASTIGLIA – In base ai primi riscontri diagnostici relativi alla morte della 16enne di Bastiglia Giulia Lucenti, avvenuta lo scorso 9 settembre, la Procura di Modena, si legge sulla stampa locale, escluderebbe, per il momento, un possibile nesso tra il decesso della ragazza e la somministrazione del vaccino Pfizer. La ragazza, che soffriva di alcuni problemi cardiaci, poche ore prima della morte, avvenuta mentre si trovava da sola sul divano della casa dove abitava, a Bastiglia, aveva ricevuto la somministrazione della seconda dose del vaccino anti-Covid.
Sulla salma non è stata, inizialmente, eseguita l’autopsia, perché la Procura non ha ravvisato elementi tali da far pensare a ipotesi di reato in relazione al decesso. La famiglia però, ha chiesto di eseguire tutti gli accertamenti necessari per provare a chiarire quanto avvenuto. La medicina legale ha quindi disposto il riscontro diagnostico, esame simile all’autopsia. Il quadro sarà completo solamente nel mese di gennaio, ma dai primi accertamenti, trapelati dalla Procura, sembrerebbe appunto allontanarsi l’ipotesi di un legame tra la tragedia e la somministrazione del vaccino anti-Covid.
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