Suicidio assistito, arriva il primo via libera per un malato italiano
E’ arrivato dal Comitato etico dell’Asl delle Marche il primo, storico, via libera al suicidio assistito per un malato italiano. Il paziente in questione è Mario (nome di fantasia), tetraplegico da 11 anni, da quando, in seguito ad un incidente d’auto, è rimasto paralizzato dalle spalle ai piedi. Il comitato etico dell’Asl delle Marche ha accertato la sussistenza dei quattro parametri previsti dalla Consulta: il malato è tenuto in vita da trattamenti di sostegno vitale; è affetto da una patologia irreversibile, fonte di sofferenze fisiche o psicologiche che ritiene intollerabili; è pienamente capace di prendere decisioni libere e consapevoli; non è sua intenzione avvalersi di altri trattamenti sanitari per il dolore e la sedazione profonda.
Mario aveva chiesto più di un anno fa all’azienda ospedaliera locale che fossero verificate le sue condizioni di salute per poter accedere, legalmente, ad un farmaco letale per porre fine alle proprie sofferenze. Dopo il diniego dell’Azienda Sanitaria Unica Regionale Marche (ASUR) e una prima e una seconda decisione definitiva del Tribunale di Ancona, oltre a due diffide legali all’ASUR Marche, Mario ha finalmente ottenuto il parere positivo del Comitato etico: “Mi sento più leggero, mi sono svuotato di tutta la tensione accumulata in questi anni – il suo commento – Nessuno può dirmi che non sto troppo male per continuare a vivere in queste condizioni e condannarmi a una vita di torture”.
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