A Cavezzo e Mirandola disaccordi nel Pd. E Cavezzo resta senza consiglieri in Unione
CAVEZZO- “Il mese scorso a Cavezzo si sono svolti ben due Consigli comunali, ma in nessuno dei due è stato inserito nell’ordine del giorno la votazione dei due nuovi consiglieri comunali in Unione venuti meno con le dimissioni di Ivo Paradisi e Giulia Bianchini. Era un atto che l’Amministrazione avrebbe dovuto fare il prima possibile. Questa mancata elezione oltre a toglierci due rappresentanti in Unione tiene bloccato l’intero ente con un danno per i cittadini”- così Enrico Malverti ha commentato la situazione del Comune di Cavezzo e dell’assenza di consiglieri cavezzesi in Ucman.
“Leggiamo da note di stampa delle altre liste civiche dell’Area Nord che la sindaca Lisa Luppi sarebbe in disaccordo con la linea del Pd. Quello che è certo e di cui non si fa mistero è che ci siano delle divergenze all’interno del Pd a Cavezzo e a Mirandola accentuatesi con la Mirandolaexit. Come abbiamo già scritto in altre occasioni l’uscita di Mirandola dall’Unione è stato un segnale forte che va colto senza alzare barricate ideologiche”.
“L’unico modo per fare sopravvivere l’Unione dopo un ventennio di immobilismo in cui la burocrazia è praticamente raddoppiata senza portare ai benefici auspicati è di andare nella direzione di una vera Unione dei comuni di Area Nord che porti almeno a creare tre poli (Cavezzo-Medolla-San Prospero, Mirandola-Concordia-San Possidonio, Finale-San Felice-Camposanto)- continua Malverti- Di cosa accade internamente ai partiti e alle liste civiche di centro sinistra ci importa poco e importa poco ai cittadini. Quello che conta è che si proceda, con senso di responsabilità, il più velocemente possibile ad adempiere i propri compiti per sbloccare un ente che mai come ora sta facendo palesare i propri limiti”.
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