Nonantola, “servizi ridotti e a pagamento”, proteste sui social per le nuove modalità di raccolta rifiuti
NONANTOLA - Hanno destato polemiche e proteste da parte dei cittadini, attraverso i social network, le nuove modalità di raccolta rifiuti, in vigore a Nonantola partire dal mese di aprile, annunciate nei giorni scorsi dall'Amministrazione comunale e da Geovest. Tra le altre novità, le nuove modalità prevedono, infatti, il passaggio del ritiro dell'indifferenziata da settimanale a quindicinale e la sottoscrizione di un abbonamento a pagamento per il ritiro del verde leggero a domicilio.
Tanti i commenti negativi sotto al post pubblicato su Facebook nel quale la sindaca di Nonantola, Federica Nannetti, annuncia le nuove modalità di raccolta rifiuti. Anche in redazione sono arrivate lamentele da parte di cittadini insoddisfatti. C'è chi si chiede "come faccia una famiglia di 4 persone più animale domestico a produrre un solo secchio di indifferenziato in 2 settimane" e chi rimarca che "mettere la raccolta del verde a pagamento in un paese già provato dall'alluvione del 2020 e dove prevalgono abitazioni con giardino sia un modo per fare cassa". C'è, poi, chi nota che queste nuove misure "incentiveranno l'abbandono dei rifiuti in giro per il paese".
Anche la lista "Nonantola Libera" è intervenuta sul tema, criticando le decisioni dell'Amministrazione comunale:
"Apprendiamo dal sito istituzionale che da aprile ci saranno delle modifiche alla raccolta rifiuti, modifiche che solo in parte ci erano state comunicate in una commissione di dicembre (ci era stato solo comunicato la possibile riduzione dei ritiri dell'indifferenziato). In quell'incontro era presente l'amministratore di Geovest, che aveva anche palesato la volontà dell'impresa e dei soci (i comuni) di iniziare a fare un piccolo utile da reinvestire nel servizio.Già allora avevamo dimostrato il nostro dissenso. Oggi all'apprendere che a questa riduzione si aggiunge quella della raccolta del verde che verrà caricata direttamente sui cittadini, la nostra preoccupazione aumenta. Riteniamo che sia possibile pensare a una riduzione dei servizi, ma che tale riduzione debba poi trasformarsi in una diminuzione della tariffa a carico di tutti. Non possiamo credere di mettere uno contro l'altro i cittadini aprendo la battaglia del avere o non avere un giardino.Invitiamo tutti a contattarci per cercare di portare un unica voce di dissenso su questo tema e noi ci impegneremo a collaborare con le altre forze di minoranza in modo da riportare quella voce compatta in cosiglio, in modo che possa smuovere questa ulteriore scelta unilaterale. Questo è già un periodo di esosi aumenti e l'impegno dei comuni deve essere anche quello di non caricare ulteriormente i cittadini già ampiamente sotto alta pressione fiscale.Ricordiamo a tutti che i soci di Geovest sono i comuni stessi e che non può esistere la ragione del "si può fare solo così", ogni posizione presa è una scelta politica fatta. Riteniamo che, per argomenti come questi, vadano aperti tavoli partecipati e vada fatta una preventiva comunicazione alla cittadinanza".
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