Donna ucraina fuggita dalla guerra partorisce a Mirandola. 1.700 persone accolte nel modenese
“Mamma e bimbo stanno bene, e questa è la cosa più importante adesso – prosegue Borsari –. A nome dell’Azienda sanitaria esprimo le congratulazioni alla mamma e un benvenuto alla vita al piccolo. Siamo pronti ad accogliere tutte le donne in gravidanza che dovessero arrivare ai nostri Punti di accesso unico che abbiamo strutturato per l’emergenza Ucraina in tutti i distretti della provincia. Tutte le persone in fuga dalla guerra che giungono sul nostro territorio devono sapere che possono contare su una rete di servizi efficiente, che garantisce la presa in carico per ogni evenienza di tipo sanitario e alla quale possono accedere senza timore. La storia di questa mamma 22enne è un simbolo di speranza ed è anche la dimostrazione che i percorsi dedicati all’accoglienza stanno funzionando”.
Dopo essere giunta in provincia di Modena, la giovane è stata indirizzata al Punto di accesso unico di Mirandola, che, come gli altri sei Punti presenti in provincia, assicura l’accoglienza sanitaria alle persone in arrivo dall’Ucraina, fornendo alcune prestazioni di base tra cui il rilascio del codice STP (Straniero temporaneamente presente), valido su tutto il territorio italiano per l'assistenza sanitaria temporanea e, nel caso di minori, l'assegnazione di un pediatra di libera scelta o medico di medicina generale; la verifica dello stato vaccinale ed eventuale vaccinazione anti Covid; e l’effettuazione del tampone di screening per l’infezione da Covid indipendentemente dallo stato vaccinale. Essendo al nono mese di gravidanza, la donna è stata poi accolta al Punto Nascita di Mirandola per le valutazioni cliniche, l’apertura della cartella e la programmazione del parto, avvenuto appunto ieri pomeriggio.
“Come Ospedale di Mirandola ci siamo subito preparati ad accoglierla – dichiara Giuseppe Licitra, responsabile della direzione medica del Santa Maria Bianca – allertando il Punto Nascita e la rete di servizi sul territorio. Mi associo dunque agli auguri per questa nuova vita, non solo personalmente ma a nome di tutto il personale del Punto nascita, sperando che questa famiglia, così come tutte le altre persone che stanno giungendo in questi giorni nel nostro paese, possa sentirsi ben accolta nel nostro ospedale e dalla nostra comunità locale”.
A mercoledì 16 marzo, in provincia di Modena erano circa 1.700 le persone accolte dall’inizio dell’emergenza: di queste, la metà sono minori.
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