Giornata mondiale dell’acqua, l’associazione “Ho avuto sete” in udienza da Papa Francesco
“La vostra organizzazione, certo piccola rispetto ai grandi problemi del mondo, lavora però su un punto critico, e lo fa bene, nel modo giusto; come fanno, grazie a Dio, tante altre realtà di volontariato, in Italia e nel mondo». Papa Francesco ha salutato così i volontari modenesi dell’associazione “Ho avuto sete” nel corso dell’udienza privata che si è svolta lunedì 21 marzo 2022, nella Sala Clementina in Vaticano. Una delegazione di una sessantina di volontari – assieme ai sindaci di Modena e Carpi, Gian Carlo Muzzarelli e Alberto Bellelli, al presidente della Fondazione di Modena, Paolo Cavicchioli, al presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi, Corrado Faglioni, e al vicario generale della diocesi di Carpi, Ermenegildo Manicardi – è stata ricevuta alla vigilia della Giornata mondiale dell’acqua che si celebra il 22 marzo.
«“Ho avuto sete e mi avete dato da bere”, dice Gesù, e aggiunge: “Tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me” (Mt 25,35.40) – ha ricordato il Santo Padre durante l’udienza –. Cari amici, la sete non fa stare male quando c’è abbondanza di acqua da bere. Ma sappiamo che, se questa manca, e manca a lungo, la sete può diventare insopportabile. La vita sulla Terra dipende dall’acqua; anche quella di noi esseri umani. Tutti per vivere abbiamo bisogno di sorella acqua!».
A Papa Francesco l’associazione modenese ha donato un pozzo d’acqua realizzato nella diocesi di Tenkodogo in Burkina Faso, uno dei 32 impianti idrici costruiti in dieci anni di vita dell’associazione. “Siamo felici che il Santo Padre ci abbia accolto e ascoltato – ha detto la presidente di Ho avuto sete, Michela Marchetto –. Per noi è una gioia grandissima e lo è anche aver potuto donargli un pozzo, uno dei tanti progetti che realizziamo nei villaggi africani. In questo modo abbiamo portato un po’ di Africa a Francesco e lui ci accompagna nei nostri progetti in questo continente”.
«Già l’invito ad incontralo in Vaticano è stata una sopresa – ha commentato al termine della visita Andrea Ballestrazzi, uno dei fondatori di Ho avuto sete –. Poi questo calore e il riconoscimento alla fertilittà del volontariato italiano ci ha sorpresi e riempito di gioia. È stata una giornata molto bella, storica, un’occasione anche per unire le due città di Modena e Carpi con i suoi sindaci e i tanti amici che durante l’anno collaborano con l’associazione. È stato un dono necessario in questi tempi: le associazioni di volontariato servono e sono importanti perché ci ricordano i rischi del disumano».
Nella delegazione in udienza era presenta anche Piero Badaloni, già giornalista TG1 e ora autore tv. Poco prima dei saluti al Papa è stata consegnata una copia de “La Grande Sete”, l’inchiesta giornalistica sulla situazione dell’acqua nel mondo, realizzato da Badaloni con “Ho avuto sete”. Tra gli intervistati anche padre Alex Zanotelli, il commissario UE all’Ambiente Virginijus Sinkevičius, la vicedirettrice generale dell’Unesco Stefania Giannini, il professor Antonello Pasini, dell’Istituto sull’inquinamento atmosferico del CNR, Andrea Agapito Ludovici del Wwf Italia, il filosofo Roberto Mancini, Andrea Balestrazzi, tra i fondatori di Ho Avuto Sete.
Oggi, martedì 22 marzo, il documentario verrà presentato alle 21, al cinema Astra di Modena (in via Rismondo 21). Nel corso della serata, oltre alla presentazione dei progetti umanitari realizzati e di quelli in corso, ci sarà spazio per le testimonianze dei volontari e dei partner internazionali; saranno presenti, tra gli altri, la vicepresidente dell’Emilia-Romagna Elly Schlein, il vicesindaco di Modena Gianpietro Cavazza, il presidente della Fondazione di Modena Paolo Cavicchioli e monsignor Prosper Kontiebo, vescovo della Diocesi di Tenkodogo in Burkina Faso. Condurrà la giornalista Federica Galli. La serata si aprirà alle 20 con un aperitivo di benvenuto. Per partecipare è necessario prenotarsi (info su www.hoavutosete.org).