Sanità, l’allarme dei sindacati: “Almeno 50 lavoratori interinali impiegati all’Ausl di Modena perderanno il lavoro”
MODENA – I due sindacati di categoria Nidil e Fp Cgil lanciano l’allarme su quanto sta per accadere il prossimo 30 giugno, quando scadranno i contratti di lavoro di decine di lavoratori delle agenzie interinali impiegati nell’Ausl di Modena: almeno 50 lavoratori, prevalentemente operatori socio sanitari, saranno costretti a lasciare il posto di lavoro.
“Si tratta di un problema – spiegano Alessandro Cambi e Alessandro De Nicola rispettivamente rappresentanti di Nidil e Fp Cgil – perché in Ausl avremo una diminuzione del numero di personale effettivamente impiegato e si disperderà un importante patrimonio di competenze e conoscenze”.
Infatti, si legge in una nota stampa diffusa dai due sindacati, buona parte di questi lavoratori, il cui contratto è in imminente scadenza, lavorano da tempo nei servizi territoriali ed ospedalieri dell’Ausl. Alla vigilia dei periodi di ferie, questi mancati rinnovi aggraveranno le difficoltà organizzative dei reparti peggiorando la qualità dei servizi e le condizioni di lavoro nelle quali si ritroveranno i loro colleghi.
I sindacati ritengono, perciò, un errore non prorogare i contratti, una manovra – si legge nella nota – dettata certamente da equilibri di bilancio, ma che priverà l’Azienda di un capitale di competenze che non sarà possibile sostituire. Infatti, tra le stesse aziende sanitarie pubbliche e private, nonché tra sistemi sanitari regionali, è in atto una forte competizione nella capacità di attrarre i lavoratori della sanità. Ciò significa che questi lavoratori dopo essere stati formati ed integrati nei reparti dell’Ausl andranno a rafforzare gli organici di altre aziende!
Nidil e FP Cgil chiedono, dunque, all’Ausl di fare marcia indietro e proporre la proroga dei contratti ai lavoratori interinali interessati, valutando di impiegarli nei reparti in maggiore sofferenza di personale.
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