Discarica di Finale sempre più vicina, Lugli: “Opera di Bonaccini e di Poletti”
La discarica di Finale Emilia può entrare in funzione ed essere ampliata. E' la decisione del Consiglio di Stato. Commenta da Rifondazione Comunista il finalese Stefano Lugli.
Il 12 luglio sarà ricordato come un giorno nero per Finale Emilia.
In questa giornata l’assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna ha conferma definitivamente l’inserimento della discarica di Finale Emilia come unico sito per lo smaltimento di tutti i rifiuti speciali prodotti in regione e il Consiglio di Stato ha bocciato il ricorso presentato dalla giunta Palazzi confermando che l’istanza al Tar fu presentata fuori tempo massimo.Rispetto alla decisione del Consiglio di Stato non possiamo che prenderne atto: si tratta di una sentenza che conferma che lo studio legale incaricato dalla giunta Palazzi non ha rispettato i tempi per presentare il ricorso. Rispetto alla decisione della Regione, la conferma della discarica di Finale Emilia nel piano regionale dei rifiuti è invece una decisione politica che mostra ancora una volta tutta l’arroganza di un presidente Bonaccini sordo alla richiesta di un’intera città che ha più volte ha ribadito la contrarietà ad una nuova discarica per Finale Emilia. Una decisione che consideriamo gravissima perché avviene ben sapendo che il gestore della discarica, Feronia srl, è attualmente imputato per inquinamento doloso al Tribunale di Modena e ben sapendo che l’affidamento del sito a Feronia srl, soggetto individuato dalla precedente amministrazione di centro sinistra, è avvenuto senza alcuna gara pubblica. La decisione della Regione mostra anche tutta l’inefficacia della giunta Poletti e della sua maggioranza sia sul piano amministrativo che politico. Sul piano amministrativo le osservazioni contrarie alla discarica presentate a Bonaccini dalla giunta Poletti non hanno sortito alcun effetto, mentre sul piano politico ricordiamo che Poletti in campagna elettorale aveva vantato i buoni rapporti proprio con il presidente Bonaccini per allontanare il rischio discarica, senza però mai chiedere il ritiro della delibera regionale di autorizzazione all'impianto. I risultati del più classico dei teatrini della politica sono sotto gli occhi di tutti. Ci auguriamo che la discarica di Finale Emilia continui a rimanere sotto sequestro ancora a lungo e che il disegno della giunta regionale non possa andare a compimento. Noi di certo non ci arrendiamo di fronte ad un palese sopruso nei confronti di una comunità che è stanca di promesse puntualmente non mantenute. E continuiamo a chiedere al sindaco Poletti di attivarsi per la definitiva bonifica del sito, per il quale ancora nessuna Amministrazione si è attivata al fine di trovare una soluzione che non fosse condizionata e subordinata ad inaccettabili progetti di ampliamento. È ora di farlo, prima che la magistratura intervenga anche su questo ingiustificabile immobilismo.
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