Terapia semintensiva ospedale di Mirandola, approvato ordine del giorno per sollecitarne la realizzazione
MIRANDOLA – Impegnare il presidente della Provincia di Modena a rappresentare e sollecitare in sede di conferenza territoriale socio sanitaria l’Ausl per dar corso il più rapidamente possibile all’avvio dei lavori per la realizzazione della terapia semintensiva multispecialistica pneumologica all’ospedale Santa Maria Bianca di Mirandola e di potenziare l’area del Pronto Soccorso dell’ospedale.
E’ quanto contenuto nell’ordine del giorno presentato dal consigliere Antonio Platis ed emendato dalla consigliera Monja Zaniboni nel corso delle seduta del consiglio provinciale di mercoledì 20 luglio e approvato all’unanimità dai presenti.
In particolare, nel documento si evidenzia come “nella programmazione degli investimenti sull’ospedale San Maria Bianca di Mirandola presentata in sede di conferenza territoriale socio sanitaria il 18 gennaio 2022, si prevedeva per marzo 2022 l’avvio dei lavori di attivazione di quattro posti letto di terapia semintensiva afferenti all’unità pneumologica, ma a vocazione multispecialistica e al contempo la realizzazione di un nucleo nuovo di medicina d’urgenza con otto posti letto, sempre con avvio dei lavori indicata per marzo 2022”.
Inoltre era prevista la realizzazione della terapia semintensiva multispecialistica pneumologica, un investimento che “permetterà al Santa Maria Bianca di essere qualificato e di diventare ospedale di riferimento per la zona nord della provincia, Carpi compreso, per questa specialità”.
Per queste ragioni, l’ordine del giorno sollecita un impegno attivo da parte della Provincia affinchè si possa dar corso alla fase realizzativa di quanto previsto, come ribadito anche dai due consiglieri nel corso del dibattito.
Così, attraverso una nota stampa, il consigliere Antonio Platis commenta quanto avvenuto:
“Chi ha seguito i dibatti per la riqualificazione dell’ospedale di Mirandola negli ultimi decenni sa che oggi è una giornata storica.
Per anni si è rincorso l’Ausl per chiedere di tornare al nosocomio come era prima del sisma e\o di rivedere il Pal 2011. Per la prima volta oggi, invece, si è votato un servizio indispensabile per rilanciare Mirandola portando la terapia semintensiva al Santa Maria Bianca.”
“Guai – sottolineo guai – a tradire questo mandato. L’Ausl – tuona Platis – in sei mesi deve aprire il servizio a Mirandola.”
Perché è un investimento così strategico?
“Questi posti letto, oltre a dare respiro ai reparti ed in particolare all’area pneumologica, permetteranno un salto di qualità nella complessità degli interventi chirurgici eseguibili a Mirandola. Il Santa Maria Bianca sarà quindi maggiormente attrattivo per i medici ed i sanitari che vogliono crescere e rimanere a Mirandola. Eleva ulteriormente il reparto di pneumologia portandolo ancora di più ad un ruolo centrale e attrattivo per tutta la provincia di Modena. Questa nuova area fornirà una valvola di sfogo indispensabile per il Pronto Soccorso. Questo investimento, inoltre, ci avvicina sensibilmente ai servizi offerti da Carpi parificando nei fatti i due nosocomi. Anche un domani quando il nuovo Ramazzini sarà in costruzione, il Santa Maria Bianca potrà essere un equivalente sostituto per i cittadini del carpigiano.”
“Il mandato della politica – chiosa Platis – è il più alto che si potesse dare. Il Presidente della Provincia in CTSS dovrà chiedere conto e monitorare l’Ausl nella realizzazione, nel più breve tempo possibile della terapia semintesiva. In sei mesi – incalza Platis – l’Azienda sanitaria può fare i lavori e soprattutto fornire il personale per partire immediatamente con il nuovo servizio.”
“Ancora una volta – e per me motivo di grande orgoglio – è Forza Italia a dettare la linea e la strategia per difendere il Santa Maria Bianca e far convergere tutte le forze politiche sulla nostra posizione. Anche quelle che ad inizio luglio, sorprendentemente, si sono accordate all’Ausl che minimizzava gli ennesimi tagli fatti e sosteneva di aver concordato con i sindaci il rinvio dei lavori.
Un ringraziamento particolare, infine, va fatto, a chi per la prima volta, pose il tema della terapia semintensiva ad inizio anni 2000, ovvero il consigliere comunale di Fi Mirandola, dott. Andrea Smerieri, già stimato medico del Policlinico e a chi, oggi in Ucman, vigila per la tutela del nostro ospedale, il capogruppo Mauro Neri.
Sul Panaro on air
An error occurred:
The request cannot be completed because you have exceeded your quota.