Istituto Fermi, i sindacati contro il cantiere: “Non è sicuro, a rischio la ripresa delle lezioni”
"A oggi la scuola non dispone di nessuna certificazione che possa permettere un rientro anche solo parziale. Va detto con chiarezza che anche qualora le certificazioni arrivassero entro il 15 settembre, ciò comunque non consentirebbe una ripresa regolare delle lezioni e delle attività: sarebbe infatti necessario circoscrivere diverse aree con delle paratie e non sarebbe utilizzabile l’ingresso principale. Per l’ingresso si dovrebbero utilizzare due piccole porte secondarie (larghe poco più di un metro) situate su una strada laterale e gli stessi ingressi rappresenterebbero poi l’unica via di fuga in caso di emergenza- tuonano i sindacati- Come Rsu d’Istituto e come Organizzazioni sindacali abbiamo il dovere di dire con chiarezza che a queste condizioni, eventuali certificazioni che comunque - lo diciamo ancora una volta - oggi ancora non ci sono, per noi non garantirebbero comunque la sicurezza e l’incolumità degli studenti e di tutto il personale".
Una volta sistemate le paratie che delimiterebbero le aree agibili da quelle inagibili, occorrerebbe infatti verificare l’idoneità e la sicurezza di quegli spazi considerati agibili a ospitare centinaia di persone tra studenti e personale.
"E’ inammissibile pensare che in un luogo frequentato da centinaia di persone gli ingressi possano essere rappresentati da due piccole porte e che quelle stesse porte debbano rappresentare l’unica via di fuga in caso di emergenza. L’uscita di sicurezza infatti, sempre a causa dei lavori, non sarebbe concretamente praticabile".
L’istituto Fermi ha 1.200 studenti iscritti, oltre a più di 100 unità di personale tra docenti e Ata. Già oggi parte delle aule e dei laboratori sono ospitati presso la succursale di via Formigina. In tutto, tra i due plessi, la scuola ha 56 classi. Nella più ottimistica delle ipotesi, di queste 56 classi solo 25 possono essere ospitate in condizioni di sicurezza nei due plessi, sede principale di via Luosi e succursale di via Formigina. Per le rimanenti 21 non ci sono spazi idonei e sicuri.
"Si tratta di un fatto inedito e gravissimo. Tra l’altro nelle scorse settimane i lavori hanno subito un periodo di forte rallentamento. Più volte sono state avanzate segnalazioni in tal senso alla Provincia di Modena e più volte è stata chiesta l’attivazione di un piano di riserva nel caso in cui i lavori avessero subito un ritardo. Dai nostri riscontri risulta che tutte queste richieste e sollecitazioni reiterate di aiuto e di intervento non abbiano avuto riscontro. Si tratta di una situazione gravissima, inspiegabile e ingiustificabile".
"Allo stato dell’arte, nella migliore delle ipotesi, non esistono le condizioni essenziali di sicurezza per ospitare tutte le classi, tutti gli alunni e tutto il personale contemporaneamente nell’orario ordinario. E’ quindi evidente che, non potendo interrompere o posticipare il regolare avvio delle lezioni, ogni possibile ipotesi comporta uno stravolgimento e un aggravio dei normali orari di lezione e di lavoro, con ripercussioni fortissime e pesanti sugli studenti, sulle loro famiglie, sui docenti e su tutto il personale della scuola"- concludono le organizzazioni sindacali.
Nella serata di venerdì 9 settembre, dalle 19,30 si terrà un’assemblea straordinaria e urgente di tutto il personale organizzata da Rsu e Sindacati per fare il punto sulla situazione.
A fronte di questa situazione le Rsu e le Organizzazioni sindacali chiedono con la massima urgenza al presidente della Provincia di Modena di convocare un incontro con le rappresentanze dei lavoratori, l’amministrazione scolastica e una rappresentanza delle famiglie.
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