Alice Neri trovata carbonizzata nella sua auto, Ris di Parma alla ricerca di Dna e tracce biologiche
RAVARINO, CONCORDIA – Proseguono, a quattro giorni dal ritrovamento nelle campagne di Fossa di Concordia, all’interno della propria auto carbonizzata, del cadavere di Alice Neri, 32enne che viveva col marito e la figlia di quattro anni a Ravarino, le indagini sulla morte della giovane. Dopo l’iscrizione nel registro degli indagati con l’accusa di omicidio volontario e distruzione di cadavere, atto dovuto per aprire le indagini, del marito della donna, Nicholas Negrini, che ne aveva denunciato la scomparsa, e di un amico, un 30enne residente a San Possidonio, con cui Alice Neri si era vista in un bar di Concordia la sera in cui è scomparsa, ora i Ris di Parma sono al lavoro sulla salma della donna, sui resti dell’auto carbonizzata e sul luogo del ritrovamento del cadavere alla ricerca di tracce biologiche e Dna che, innanzitutto, confermino l’identità della vittima e, in seguito, possano contribuire a far luce sulla sua morte.
Dalle prima indagini, infatti, si legge sulla stampa locale, sembrerebbe che gli alibi dei due uomini per le ore in cui Alice Neri sarebbe stata uccisa siano solidi: non è, dunque, escluso che ci sia un altro responsabile per la morte della donna. Oggi è previsto il conferimento dell’incarico che permetterà ai Ris di svolgere i necessari accertamenti tecnici. Intanto, si legge sulla stampa locale, è emerso come l’auto di Alice Neri sia stata ripresa dai varchi, a Concordia, intorno alle ore 21 di venerdì sera, ovvero poco prima del rogo dell’auto stessa, poi ritrovata carbonizzata con all’interno il cadavere di Alice Neri.
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