Cavezzo. Elena Belluzzi: “Curare gli animali? Una missione”
CAVEZZO- Da sempre amante degli animali, Elena ha deciso di diventare veterinaria perché affascinata dal loro comportamento. “É incredibile come possano essere grati e affezionati all'essere umano” - afferma.
Dopo la laurea, conseguita nel 2014, ha seguito un percorso di formazione presso un ambulatorio veterinario di Mirandola, poi ha deciso di specializzarsi in chirurgia. Per farlo nel 2016 è partita per il Belgio dove ha seguito un Diplomato del College Europeo di Chirurgia dei Piccoli Animali.
Tra i suoi interessi ha un posto di rilievo la Chirurgia dei tessuti molli, ovvero quella branca della chirurgia veterinaria che interessa organi ed apparati senza consistenza ossea.
All’estero è dovuta ripartire da zero; prima ha dovuto svolgere un internato generalista e poi uno specialistico di anestesia e chirurgia per poi accedere al prestigioso College Europeo di Chirurgia, che l’ha portata a spostarsi per 3 anni tra Francia e Belgio.
Attualmente dove ti trovi?
“Sono appena tornata in Italia per qualche mese per prepararmi per l'esame del College Europeo che si svolge ogni anno a Zurigo, in Svizzera. La specializzazione in Chirurgia è tra le più complesse in quanto richiede non solo un'ottima manualità, ma anche conoscenze approfondite di anatomia, fisiologia, anestesia, neurologia e medicina d'urgenza. Insomma.. gli esami non finiscono mai!”.
L’aspetto più appagante del tuo lavoro?
“Nel mio lavoro il legame psicologico e di fiducia che si instaura con il proprietario ha un grande impatto e credo che non ci sia niente di più soddisfacente per un veterinario. Si è in tre, insomma, in questa professione: medico, padrone e animale”.
E al di fuori del lavoro?
“Pratico l’arrampicata, il pilates, mi rilasso con gli amici o guardando serie tv”.
Hai degli animali da compagnia?
“Certo che sì! Ho due gatte abbandonate nelle cliniche dove ho lavorato e che mi hanno seguito nei miei spostamenti in Europa. Si chiamano come due birre belghe: Miss Duvel e Vedett”.
Quali sono i vantaggi di vivere e lavorare all’estero?
“Sicuramente il vantaggio principale è poter accedere a una formazione di alto livello, incontrando professionisti provenienti da ogni parte d'Europa. E ovviamente vivere in un paese straniero arricchisce anche il proprio bagaglio culturale e apre la mente a nuovi incontri ed esperienze”.
Tornerai?
“Il mio sogno è trovare il mio posto in Italia, senza per questo fermarmi nell'apprendere nuove tecniche, quindi sempre con un occhio a ciò che l'Europa può offrire”.
Secondo i dati diffusi dal consorzio Almalaurea, il 61% dei laureati in veterinaria a 12 mesi ha trovato un impiego, considerando anche la formazione retribuita. Ma il tasso di occupazione continua a crescere fino al 77,4% entro i cinque anni. Una laurea che resiste alla crisi, insomma.
Negli ultimi anni poi, per la prima volta nella storia, si sono iscritte più donne all’ordine, rispetto ai colleghi uomini.


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