Caso Alice Neri, dal telefono spunta una nuova ricerca nella notte dell’omicidio
CONCORDIA, RAVARINO – Nuovi elementi sono emersi dall’analisi dei dati recuperati dal chip del telefono di Alice Neri, ritrovato all’interno della sua auto carbonizzata, insieme al cadavere della giovane donna, lo scorso 18 novembre a Fossa di Concordia.
Se, infatti, era noto che la giovane ravarinese, una volta salita in macchina dopo aver salutato il collega con cui si era recata in un bar di Concordia per un aperitivo, intorno alle 3.40 dello scorso 18 novembre, avesse impostato su Maps la ricerca prima della strada per giungere alla propria abitazione e, successivamente, di un indirizzo di Vallalta, frazione di Concordia dove risiedeva insieme alla moglie il principale sospettato per l’omicidio di Alice Neri, ovvero il 29enne di origini tunisine Mohamed Gaaloul, arrestato in Francia lo scorso 14 dicembre e trasferito in Italia nei primi giorni di quest’anno, ora emerge – come riporta “Il Resto del Carlino” – una nuova ricerca che sarebbe stata effettuata sul telefono di Alice Neri intorno alle ore 4.50 della stessa notte, ovvero poco più di un’ora dopo rispetto alla partenza di Alice dal bar di Concordia e circa due ore prima che la macchina contenente il corpo di Alice fosse data alle fiamme (intorno alle ore 7).
Dall’analisi dei dati del telefono di Alice è, infatti, emerso che intorno alle ore 4.50 su Maps siano state cercate le indicazioni per un paese del mantovano, nelle vicinanze di Poggio Rusco. Tanti gli elementi da chiarire: per prima cosa, però, gli inquirenti dovranno provare a capire se la ricerca sia stata compiuta da Alice stessa oppure dall’assassino. Dubbio che riguarda anche un altro utilizzo del cellulare: intorno alle ore 6.20 della mattina del 18 novembre, infatti, riporta “Il Resto del Carlino”, sarebbe stato eseguito l’accesso ad un’applicazione sul telefono di Alice.
Intanto, gli inquirenti sono ancora al lavoro per ricostruire gli spostamenti della macchina di Alice Neri nella notte dell’omicidio: anche in questo caso sono diverse le questioni da chiarire. L’auto si è, infatti, diretta verso Vallalta, ma nel percorso, ripreso a tratti alterni dai varchi di Concordia, sono state notate diverse incongruenze. In più di un’occasione, infatti, l’auto avrebbe cambiato direzione oppure ripercorso la stessa strada. Decisivo sarebbe riuscire a “riempire” i buchi temporali in cui la macchina non viene ripresa dalle telecamere, così come sapere chi fosse alla guida dell’auto.
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