Demografia imprenditoriale: stabile la consistenza delle imprese in provincia di Modena.
Al 31 marzo risultano 71.504 imprese registrate, con una diminuzione congiunturale dello 0,05%, pari a 33 imprese in meno rispetto al 31 dicembre 2022.
Il saldo tra iscritte e “cessate non d’ufficio” risulta leggermente negativo (-34 posizioni).
Le nuove imprese iscritte nel trimestre risultano 1.381 con un incremento del +1,8% rispetto al primo trimestre dello scorso anno.
Le imprese cessate non d’ufficio sono 1.415 e presentano invece un aumento molto più consistente: +10,4%.
Il tasso annuo di sviluppo (che confronta il saldo iscritte e cessate nel trimestre con le imprese registrate a marzo 2022), risulta pari a quello congiunturale (-0,05%), migliore sia di quello regionale (-0,19%), che di quello nazionale (-0,12%).
Nonostante l’andamento regolare del primo trimestre, il confronto annuale delle imprese registrate a Modena risulta in calo (-0,7%); anche in questo caso il trend provinciale è migliore sia di quello regionale (-1,3%), che di quello nazionale (-1,1%).
Continua la crescita sostenuta delle imprese registrate straniere, che in un anno guadagnano il +2,8%, molto buona anche quella delle imprese giovanili (+2,7%), mentre calano le imprese femminili (-0,5%) e ancor di più quelle artigiane (-1,7%)
Il trend delle imprese attive, cioè di quelle che hanno dichiarato l’effettivo inizio dell’attività, è peggiore rispetto a quello delle imprese registrate, con una variazione annuale pari al -1,2%.
Le società di capitali sono l’unica forma giuridica con andamento positivo (+1,0%); vi è invece una sensibile diminuzione per le società di persone (-3,1%), in calo anche le ditte individuali (-1,9%) e le “altre forme giuridiche” (-1,0%).
Tra i macrosettori, l’industria manifatturiera accusa la diminuzione peggiore (-3,1%), seguita dall’agricoltura (-3,0%). Più moderata la discesa delle imprese edili (-0,7%) e dei servizi (-0,6%).
Gli unici settori manifatturieri in crescita risultano la “riparazione e manutenzione” (+3,5%) e la “fabbricazione di mobili” (+1,8%). Rimane stabile l’industria farmaceutica, mentre sono netto calo gran parte dei settori tipici modenesi come la ceramica (-9,4%), il tessile abbigliamento (-6,2%) e la fabbricazione di mezzi di trasporto (-4,8%). Più contenute le diminuzioni dell’industria alimentare e dell’industria metalmeccanica, entrambe -2,6%.
Le imprese dei servizi presentano un andamento migliore, con alcuni settori nettamente positivi come l’istruzione (+4,7%), le attività finanziarie e assicurative (+4,1%) e la “sanità e assistenza sociale” (+3,4%). Negativi, invece, il commercio (-2,5%), il trasporto e magazzinaggio (-2,1%) e l’alloggio e ristorazione (-1,7%).
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