Policlinico di Modena: 60 anni nel cuore della Sanità modenese
MDENA- Si è tenuto sabato 28 ottobre, nell’Aula Magna del Centro Didattico della Facoltà di Medicina e Chirurgia, il convegno dal titolo "Policlinico di Modena: 60 anni nel cuore della Sanità modenese" voluto per esplorare la storia dell’edificio, delle tecnologie e più in generale l’evoluzione della medicina nell’ultimo secolo costruendo un dialogo ideale tra passato, presente e futuro. Il convegno – organizzato dal Servizio comunicazione e informazione e dal Servizio Formazione, Ricerca e Innovazione dell’AOU di Modena - si inserisce nelle celebrazioni per il sessantenario del Policlinico di Modena, che è stato aperto nel luglio 1963.
“Il Policlinico di Modena - ha commentato il sindaco e presidente della CTSS Gian Carlo Muzzarelli – è diventato un riferimento strategico dell’intera Provincia, grazie alla crescita della ricerca universitaria e alla continua formazione dei professionisti che a tutti livelli hanno consentito una crescita del livello di offerta della sanità. Oggi questa sua funzione è ben rappresentata dall’Azienda Ospedaliero – Universitaria, che comprende anche l’Ospedale Civile di Baggiovara. L'obiettivo della salute per tutti, e prima ancora la garanzia di una sanità per tutti, sono fondamentali per un territorio progredito: non potremmo accettare diversi livelli di sanità a seconda delle diverse possibilità economiche dei pazienti. In questo senso, il Policlinico ha dato un contributo straordinario insieme alla sanità provinciale pubblica ed universalistica, cresciuta e rafforzata anno dopo anno”.
“Questo convegno – ha aggiunto il direttore generale Claudio Vagnini – ha lo scopo di creare un ponte tra il passato e le nuove generazioni. Abbiamo raccontato cosa l’apertura del Policlinico ha significato per la città dal punto urbanistico, scientifico e sanitario. Abbiamo conosciuto i grandi maestri della Sanità modenese che hanno saputo imprimere svolte decisive nella ricerca, nella didattica e nell’assistenza. Abbiamo parlato dell’evoluzione tecnologica degli ultimi sessant’anni e di come sono cambiate le professioni legate alla salute in questo periodo. Un momento di incontro e confronto di grande interesse durante il quale, guardando al passato, è stato possibile interrogarci sul futuro”.
"Il Policlinico di Modena - ha evidenziato il magnifico rettore di UNIMORE Carlo Adolfo Porro - per sei decenni, ha incarnato l'eccellenza e la dedizione nel panorama della sanità modenese. La sua profonda integrazione con la Facoltà di Medicina di Unimore ha permesso un percorso di crescita e innovazione che ha posto sempre al centro il benessere e la salute della nostra comunità. Questo sessantesimo anniversario evidenzia l'importanza della continuità, della tradizione unita all'innovazione, e del nostro impegno nel plasmare una sanità sempre più rispondente alle esigenze dei cittadini. Guardando al futuro, l'obiettivo è consolidare e rilanciare questa eredità, integrando la sapienza e l'esperienza del passato con le opportunità e le conoscenze emergenti del presente”.
Dopo il saluto delle autorità, il convegno si è articolato in due sessioni. Dalle 10,00 alle 11,30 si è parlato della Storia della Sanità Modenese. Il dottor Gabriele Sorrentino, public historian del Servizio Comunicazione e Informazione dell’AOU, ha trattato il tema Patet Omnibus: la Sanità modenese dal Grande Ospedale al Nuovo Policlinico; la prof.ssa Patrizia Montuori, docente di storia dell’Architettura dell’Università dell’Aquila ha parlato di Ettore Rossi, l’architetto del Policlinico; il dottor Lorenzo Broccoli, direttore amministrativo dell’AOU di Modena ha approfondito la storia della Riforma sanitaria; la dottoressa Anna Rita Garzia, direttrice delle Professioni dell’AOU ha tratteggiato l’evoluzione delle discipline infermieristiche e delle professioni sanitarie; l’ing. Massimo Garagnani, direttore del Servizio Unico di Ingegneria Clinica e l’ing. Mario Lugli, direttore del Servizio tecnologie dell’Informazione, hanno presentato l’evoluzione delle tecnologie in sanità. La seconda parte della mattina (11,30-13,35) è stata occupata dalla tavola rotonda dal titolo Dalle testimonianze del passato all’oggi. I direttori dei Dipartimenti Aziendali, moderati dalla dottoressa Alessandra Ferretti- giornalista scientifica, Comunicazione istituzionale direzione generale Cura della Persona, Salute e Welfare, Regione Emilia-Romagna- hanno dialogato “virtualmente” tramite video-interviste, con diverse “memorie” storiche di questi 60 anni sul passato, sul presente e sul futuro non solo del Policlinico ma della Sanità pubblica nel suo complesso. In chiusura, il dottor Ottavio Nicastro, direttore Sanitario dell’AOU di Modena, ha tenuto una relazione dal titolo Dalla memoria del passato alla costruzione del futuro: una storia che continua.
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