Cispadana, il Coordinamento: “Vogliamo lasciare il futuro trasportistico ai cacicchi di turno?”
La nota stampa di Silvano Tagliavini- portavoce del Coordinamento cispadano NO autostrada – SI strada a scorrimento veloce- a commento della convocazione della conferenza preliminare dei servizi sulla cispadana autostradale.
"La convocazione della conferenza preliminare dei servizi sulla Cispadana autostradale era nell'aria da settimane, al di la
della pomposità dell’annuncio i reale motivo dell’iniziativa sono è triplico: c’è qualcuno (capobastone) che pensa di fare campagna elettorale per le prossime europee magnificando il proprio operato in Regione attribuendosi il merito di avere risolto l’atavico problema della viabilità in questi territori. I dati e i segnali che provengono dalla stessa Regione, e dal più vasto panorama europeo, dicono invece che puntare oggi ad una autostrada è l’esatto contrario.Il secondo motivo è tentare di porre dei paletti definitivi alla scelta infrastrutturale. Paletti che metteranno in difficoltà chi
un domani volesse ravvedersi dalla scelta fatta oggi ma non impossibili da rimuovere. Come la concreta possibilità di partire con il primo stralcio di strada C1 da Reggiolo a Mirandola e successivamente proseguire con il completamento fino a Sant’Agostino. Tempistica sicuramente più breve con un progetto definitivo già approvato e finanziamento sicuro a differenza dell’autostrada “legata alla soluzione della concessione della A22” (parole dello stesso Bonaccini) che è risaputo, a livello nazionale, è di là da venire.Il terzo è stoppare eventuali fughe, fuori dagli schemi partitici, di qualche candidato alle prossime amministrative che, secondo i rumors locali, mal digerisce la scelta autostradale nonostante i continui proclami dei soliti “cacicchi” nostrani.
Siamo di fatto, e ancora una volta, di fronte ad una evidente forzatura della realtà. Vedasi la nota riguardante gli introiti da pedaggio enormemente ridimensionati rispetto alle stime di quasi un ventennio fa che hanno fatto dire al presidente di ARC Pattuzzi: “Il progetto non sta in piedi, tutto da rifare!”.
Oppure la litania del traffico pesante tolto dai centri abitati con l’autostrada, quando è palese che il traffico locale continuerà a fluire sulla viabilità storica proprio a causa dell’autostrada. Mentre sarebbe sicuramente vero se ci fosse la strada a scorrimento veloce, che per sua natura è maggiormente interconnessa con il reticolato viario esistente e quindi più facilmente fruibile dalla utenza locale.
Ultima nota roboante, a favore dell’autostrada, è quella del collegamento con il resto d’Europa al servizio del comparto Biomedicale. Vero il contrario: all’apertura del secondo tunnel ferroviario del Brennero si obbligheranno le merci a salire su
treno, condannando chi non si sarà attrezzato con il combinato disposto viabilità locale/piattaforme intermodali (ce ne è una in espansione a pochi km da Mirandola)/ferrovia, all’isolamento totale e all’aggravio dei costi di produzione.Vogliamo lasciare il futuro trasportistico dei nostri territori a capibastone e cacicchi di turno".
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