Giovani e lavoro | Caterina Cioli Puviani: “Archiviata l’idea dell’insegnamento ora faccio cinema”
A cura di Francesca Monari
SAN FELICE- Originaria di San Felice, voleva fare la maestra, poi nel 2020 la decisione di voltare pagina. Il lockdown ha modificato in modo netto la sua idea di vita professionale.
Già dall’età di 10 anni voleva fare la maestra e ha studiato Scienze della Formazione. Al quarto anno capisce che non è la sua strada; si laurea con l'intenzione di provarci comunque e decide di andare ad insegnare a Londra. É durante il lockdown che Caterina mette seriamente in discussione i suoi piani. “Mi ero abituata all’idea di pensarmi tra i banchi di scuola, ma a quanto
pare dentro di me c’era molto altro”- esordisce.
Convinta che “tutto succeda per un motivo” si è rimessa in gioco e ora raccoglie i suoi frutti. Così lascia la Bassa con destinazione Roma, poi New York e infine Milano, dove muove i primi passi verso la recitazione e non solo.
Passa il provino all’Accademia e comincia gli studi di recitazione. “É una passione che ho sempre avuto, ma ero timida e proprio per questo non mi ero mai immaginata come attrice”- spiega.
“Ad ogni provino dentro di me si chiariva la strada che volevo percorrere e via via che la percorrevo attiravo a me altre esperienze. Ad oggi ho fatto sei cortometraggi, un film, quattro spettacoli teatrali e diversi spot pubblicitari. Dopo Roma ho frequentato un corso di approfondimento sulla tecnica di recitazione Meisner a New York, per poi trasferirmi a Milano
dove oggi faccio anche la fotomodella” - racconta.
Ma Caterina non disdegna neppure la comicità: sui social Tik Tok e Instagram, dove è molto seguita, pubblica video umoristici "nonsense", ovvero al limite del surreale. “Abbiamo bisogno di artisti che rompano gli schemi e le barriere che l'umanità continua ad erigere”- dice.
“È una strada complessa quella che ho scelto; seguire una passione carica di responsabilità ma anche di tantissimo divertimento e libertà richiede il coraggio di non avere sicurezze, che alla fine di fatto nessuno ha”- spiega.
“A chiunque voglia intraprendere questa strada (giovane o meno giovane non importa), consiglio sicuramente di studiare. Senza lo studio, come in qualsiasi lavoro, non ci sarebbero le basi da cui partire. E, per ottenere dei risultati non può mancare la perseveranza. Cosa mi motiva? La passione che mi scorre dentro e che non posso ignorare"- aggiunge.
“Nella Bassa ci torno pochissimo e solo per vedere la mia famiglia, ma non tornerò a viverci. Ho bisogno di scoprire il mondo”- conclude quando le chiedo se tornerebbe.
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