Testata Giornalistica registrata al Tribunale di Modena aut. 20/2017
19 Maggio 2025
Testata Giornalistica reg Trib. MO aut. 20/2017

Mariavittoria Rava: “25 anni di ambasciatori del cuore nel nome di Francesca”

(Adnkronos) - Spiagge bianche, mare cristallino, palme, resort di lusso. Interrogando i motori di ricerca sulla Repubblica Dominicana, il risultato è una sequenza di immagini da sogno. Cosa c'è dietro la cartolina? Negli angoli più bui, storie di povertà e sofferenza estreme. "Nella parte interna del Paese, nelle piantagioni di canna da zucchero, per esempio lavorano haitiani" fuggiti dal loro Paese (che si trova nell'altra metà dell'isola caraibica), provato da anni in bilico fra guerra civile e scorribande di gruppi armati. "Questi migranti, però, non trovano una vita migliore, sono spesso ridotti in schiavitù. E i loro figli che nascono qui non hanno documenti, né diritti. Li chiamano 'las palomas', le colombe bianche, perché non sono riconosciuti all'anagrafe, sono immigrati illegali che non hanno il diritto di andare a scuola o di essere curati. Noi aiutiamo, fra gli altri, queste persone a trovare una loro identità e a vivere nel rispetto delle regole del Paese nel modo migliore possibile", spiega all'Adnkronos Salute Mariavittoria Rava, presidente della Fondazione Francesca Rava - Nph Italia.  In questi giorni nella Casa dell'organizzazione umanitaria Nph che accoglie i bambini in difficoltà nella Repubblica Dominicana c'è un ospite speciale: è l'attore Raoul Bova, impegnato in un viaggio del cuore, organizzato in occasione dei 25 anni della Fondazione Francesca Rava. "Tempo di bilanci, inevitabilmente ci guardiamo indietro - riflette Mariavittoria Rava - E io stessa non riesco a credere a quello che abbiamo fatto. La cosa bella che mi auguro rimanga uguale per il futuro è che non è mai cambiata la motivazione che ci anima, a distanza di 25 anni dalla morte di mia sorella", nel 1999 all'età di 26 anni in un incidente stradale, "che è stato il dolore che mi ha smosso e ha causato poi una serie di altre coincidenze che ci portano fino a qui. La invoco spesso quando sono un po' sopraffatta dalle difficoltà, le chiedo tanto aiuto. Era una persona molto semplice, umile, ma molto di azione. Bella, piena di vita. Me la figuro che ride e mi prende in giro: 'Hai visto che scherzo ti ho giocato?', ma nello stesso tempo mi direbbe: 'Non pensare a niente, vai avanti, fai, e non sbagli'".  "Oggi avrebbe 53 anni - ragiona - La sento molto vicina. E spero che lo stesso spirito di amore, passione e verità ci accompagni per i prossimi 25 anni, perché è quello che 'contagia' tante persone portandole ad aiutarci. Da soli non si fa niente". Anche Raoul Bova "è arrivato a noi per puro caso anni fa", ricorda Rava. "Avevamo un'iniziativa con la Fabbrica del sorriso che ci abbinava un attore, una persona famosa. Ma capitò una defezione all'ultimo minuto. Quel giorno eravamo in Fondazione fino a tarda notte e io, per risollevare un po' gli animi, proposi: ragazze, chi vorreste come testimonial? Per scherzo facemmo una votazione. Risultato: all'unanimità Raoul Bova. Ci ridemmo sopra, ma il giorno dopo chiamò Mediaset dicendo di aver trovato la persona giusta per noi: era proprio Raoul Bova. In Fondazione erano tutti senza parole. A noi succedono anche queste cose un po' leggere, ma io credo che l'universo abbia un'energia speciale che alla fine ti ascolta. E quindi anche Raoul, poveretto, è rimasto incastrato nella rete della Fondazione", sorride.  Bova in realtà "da anni è nostro volontario testimonial - racconta Rava - Ci ha aiutato recentemente a Roma in un progetto che abbiamo contro l'abbandono neonatale. Era venuto dieci anni fa con me in Haiti per un viaggio umanitario ed era rimasto molto toccato dall'esperienza. L'ultima volta che l'ho visto mi ha detto che gli sarebbe piaciuto ritornare, ma ad Haiti è impossibile adesso, la situazione non lo permette. Si è deciso di andare in Repubblica Dominicana, che è dall'altra parte dell'isola, dove noi aiutiamo molti bambini. Abbiamo dunque messo insieme il nostro desiderio di ritornare nelle Case, di testimoniare, con il desiderio di Raul di ritornare a fare questa esperienza".  "In generale, non solo fra gli haitiani, ma anche fra i dominicani c'è povertà - continua la presidente della Fondazione - La nostra Casa Nph sorge a San Pedro de Macoris, che è una zona dove ci sono 'bateyes' e persone che vivono in condizioni di disagio estremo. Nelle piantagioni guadagnano anche meno di 10 dollari al mese, le persone in queste situazioni si trovano a mangiare una volta ogni due giorni e male, non si possono pagare le cure mediche. Il governo stesso è molto attivo nell'aiutare e noi cerchiamo di fare la nostra parte. L'obiettivo per i bambini nella Casa Nph, che magari non hanno i genitori, è quello di dare loro un mestiere per il futuro, che li renda indipendenti, in modo che possano da grandi farsi la loro famiglia, vivere nel loro Paese. Sradicarli sarebbe la cosa peggiore. Molti di questi ragazzi poi tornano a noi da adulti con spirito di gratitudine. Per esempio, il dentista che viene nella Casa a curare i bambini è un ex 'pequeño' della struttura che è cresciuto, si è diplomato, e viene gratuitamente a curare i bambini. C'è un'azienda che ci dona l'energia elettrica perché c'è un altro ex pequeño che è andato a lavorare lì. E' bello questo amore che ritorna".  "E noi volevamo ancora una volta far toccare con mano ai nostri donatori i risultati di quello che abbiamo fatto fino ad oggi - prosegue - Abbiamo pensato di andare in una Casa Nph dove aiutiamo i bambini anche grazie all'adozione a distanza. La missione di Raoul Bova sarà proprio restituire ai 'padrini' questo racconto, testimoniare come vivono i nostri bambini, come stanno, da dove vengono. E' un momento storico in cui ci sono emergenze e guerre dappertutto, e le persone in generale sono già sopraffatte da ciò che succede più vicino a loro. Non è facile portare l'attenzione su realtà più lontane, raramente menzionate dalle cronache. Da anni facciamo questo con esercizio di informazione su Haiti, per esempio, che è uno dei Paesi che aiutiamo, ma che fino a non troppo tempo fa non era neanche nei libri di geografia italiani. Dopo il terribile terremoto" del 2010 si sono accesi un po' i riflettori, "ma tuttora alcuni lo confondono con Tahiti, pensano sia un posto meraviglioso".  "E' faticoso - ammette Rava - ma abbiamo anche la fortuna di avere tantissimi padrini di adozione a distanza, persone di tutte le età che continuano ad aiutare i nostri bambini. Attraverso una donazione che è meno di un caffè al giorno viene assegnato un piccolo da sostenere, con la sua storia, la sua foto. Il padrino incomincia un sostegno che è anche poi un rapporto di affetto. I bambini scrivono delle letterine, mandano delle cartoline, c'è questa stima. Quando arriva la pagella la mandiamo ai padrini, se ci sono brutti voti diciamo di incoraggiarli, perché quasi sempre non succede perché non studiano, ma perché magari hanno incominciato ad andare a scuola a 11 anni e studiano quello che un bambino fa a 6 anni, perché hanno vissuto nella strada".  Poi d'estate, continua, "organizziamo i campi di volontariato: due settimane in cui si lavora insieme al personale nei campi, nella cucina, nella scuola, nella mensa e si gioca coi bambini. Anche Raoul dorme all'interno della Casa, mangia con i bambini. Vedrà come funziona: qui - spiega Rava - le divise scolastiche dei bambini le cuciono i ragazzi più grandi, che imparano a diventare sarti; il cibo viene coltivato all'interno della Casa dai bambini stessi che imparano a prendersi cura dei campi; le tortillas vengono fatte all'interno della struttura; per le cure mediche c'è una clinica medica dove vengono pagati dei medici locali. E ogni adozione a distanza aiuta il bambino, ma anche tutta la comunità. I volontari con lo stesso spirito trasferiscono competenze: i medici vanno ad aiutare i colleghi locali per avere delle tecniche più moderne, gli insegnanti fanno lo stesso, senza mai sostituirsi. E molto bello". Negli anni "tanti padrini hanno incontrato i bimbi che hanno aiutato. Ho portato non solo giovani, ma anche persone in età avanzata. Per esempio, due signori di 80 anni che a Natale hanno lasciato la loro famiglia, i loro nipotini di sangue, per venire a conoscere i 'nipotini' haitiani. E' stato un gesto di generosità e altruismo incredibile. Anche io ho sempre portato i miei figli. La cosa che ti insegna tutto questo è che tu aiuti qualcuno che è esattamente come te, soltanto è nato in un posto sfortunato e povero. Ti dà il senso del rispetto per tutti, è qualcosa che cambia il mondo e cambia il cuore delle persone, è trasformativa. In questi 25 anni abbiamo riunito davvero un esercito di ambasciatori del cuore. Sono loro che parlano per noi". (di Lucia Scopelliti) [email protected] (Web Info)
SulPanaro Expo

RESTO D'ITALIA E MONDO

Rubriche

Glocal
Indagine Ocse: italiani popolo di ignoranti
Glocal - Secondo l'Ocse in Italia un adulto su quattro ha ridotte competenze cognitive.
PERSONE | Gennet Casoni: ”Io ho due anime dentro di me: l’Africa e l’Italia. Ricci, passioni e tanto altro”
La storia - La sua storia è diventata un fumetto d’autore disegnato dal noto artista Marco Sciame: “Il mio nome è Paradiso" è il titolo
Glocal
Questo pazzo, pazzo mondo
Glocal - “Questo pazzo, pazzo, pazzo, pazzo mondo”, in inglese “It’s a mad, mad, mad, mad world”, è il titolo di un film americano del lontano 1963, le cui vicende non hanno nulla a che vedere con l’articolo che vorrei scrivere, ma il cui titolo calza a pennello con l’attuale situazione politica dell’intero pianeta.
ITINERARI CURIOSI | Tresigallo, il paese dei sogni
Rubrica - Rubrica a cura di Francesca Monari
PERSONE | Jessica Lupelli una Chef per amica
La storia - In una società che va sempre più veloce trovare cibi sani già pronti è un desiderio che lei può esaudire. L’affascinava l’idea di fare un lavoro utile alla vita e, oggi, questo fa

Sul Panaro on air

  • An error occurred:

    The request cannot be completed because you have exceeded your quota.

  • La buona notizia

    Il caso
    Modena dà il benvenuto a Cliché: inaugurata la nuova associazione per valorizzare il territorio e rafforzare la comunità LGBTQ+
    Avviato ufficialmente il tesseramento, primo passo per entrare a far parte di una realtà che intende costruire spazi di confronto, condivisione e crescita collettiva.
    Il caso
    E poi c'è uno come Riccardo, che i suoi doni per la Prima comunione li regala ai bimbi di Oncologia Pediatrica
    La famiglia del bambino ha voluto mantenere l’anonimato, ma ha acconsentito a far conoscere questa storia per sostenere l’attività dell’associazione e del reparto
    Ultime notizie
    La cagnetta Stella resta incastrata in un pozzetto, salvata dai Vigili del fuoco a Nonantola
    Nei giorni scorsi pompieri impegnati nella ricerca di un cane smarrito nel bosco dietro casa da due giorni. È stato presto ritrovato in fondo a un dirupo molto scosceso

    Curiosità

    All'Eurovision vince l'Austria con il cantante JJ. Il nostro Lucio Corsi è quinto
    La storia
    All'Eurovision vince l'Austria con il cantante JJ. Il nostro Lucio Corsi è quinto
    Delusione per Gabry Ponte, che in abito tricolore ha cantato "Tutta l'Italia", arrivato inaspettatamente ultimo. L'Estonia con "Espresso macchiato" è terza.
    "Lorem ipsum dolor sit amet..." A Bomporto le info sul sito del Comune sono... in latino
    La storia
    "Lorem ipsum dolor sit amet..." A Bomporto le info sul sito del Comune sono... in latino
    "Alla faccia dell'inclusione e della facilità di utilizzo tanto sbandierata", commentano dall'opposizione della Lista Civica "Idee in MoVimento per Bomporto e Frazioni"
    San Felice vibra sul rombo del Motor Village 2025
    L'incontro
    San Felice vibra sul rombo del Motor Village 2025
    I motori si sono spenti, ma l’eco dell’entusiasmo continua a risuonare sull’asfalto di Piazza Ettore Piva. Motor Village 2025 è stato più di un evento: è stata una dichiarazione d’amore per il mondo dei motori
    Mirandola da il "Benvenuto" agli studenti della Città di Amiens (Francia)
    L'osservazione
    Mirandola da il "Benvenuto" agli studenti della Città di Amiens (Francia)
    Uno degli eventi più significativi di questa esperienza è stato il laboratorio "Mani in pasta", organizzato dal Centro di Educazione Ambientale e Sostenibilità "La Raganella".
    Miss Mamma Italiana: Alessandra Guadagnin di Bomporto accede direttamente alla finale
    La storia
    Miss Mamma Italiana: Alessandra Guadagnin di Bomporto accede direttamente alla finale
    Venti le mamme partecipanti che, oltre a sfilare in passerella con abiti eleganti, hanno sostenuto una prova di abilità (come cantare, ballare, illustrare ricette gastronomiche, cimentarsi in esercizi ginnici ed in prove creative ed artistiche), che rappresentasse la loro personalità.
    Achille Lauro a Carpi incontra e abbraccia la fan centenaria Edmea
    Ultime notizie
    Achille Lauro a Carpi incontra e abbraccia la fan centenaria Edmea
    L'artista era ospite di Radio Bruno
    Sui barattoli di Nutella omaggio alla spiaggia e al mare di Lido di Spina
    Ultime notizie
    Sui barattoli di Nutella omaggio alla spiaggia e al mare di Lido di Spina
    Il design di ogni vasetto è studiato per riprodurre le sfumature e l’atmosfera dell’alba, rendendo ogni prodotto un piccolo scorcio di Italia
    Rimessi in libertà i volatili sequestrati ai bracconieri: così "Il Pettirosso" ha festeggiato il 25 aprile
    Il caso
    Rimessi in libertà i volatili sequestrati ai bracconieri: così "Il Pettirosso" ha festeggiato il 25 aprile
    Gli uccellini più piccoli, come ad esempio i tordi, vengono utilizzati come richiami da caccia illegali
    Lo Stakanov che ha impiantato 340 mila sanpietrini in 5 mesi in piazza Garibaldi a Finale Emilia - LA STORIA
    Curiosità
    Lo Stakanov che ha impiantato 340 mila sanpietrini in 5 mesi in piazza Garibaldi a Finale Emilia - LA STORIA
    Per lui pubblici ringraziamenti durante la cerimonia di riapertura di sabato mattina
    A  90 anni prende la terza laurea, la bella storia dell'operaio Italo Spinelli di Finale Emilia
    La storia
    A 90 anni prende la terza laurea, la bella storia dell'operaio Italo Spinelli di Finale Emilia
    Dopo la triennale in Filosofia e una magistrale in Storia, oggi discuterà la sua tesi per diventare dottore magistrale in Filosofia: è su Giordano Bruno, filosofo del Cinquecento messo al rogo dalla Chiesa

    chiudi