Elezioni amministrative, a San Prospero punzecchiamenti tra i candidati Borghi e Fontana
Di Sofia Fabbri
Con le elezioni amministrative alle porte, nessuno guarda più in faccia nessuno. È successo ieri sera a San Prospero, durante la presentazione alla cittadinanza dei tre candidati sindaco Eva Baraldi, Sauro Borghi e Bruno Fontana. Punzecchiamenti e frecciatine continui fra Sauro Borghi, amministratore uscente (prima del commissariamento), e Bruno Fontana, leader dell'opposizione di centro-destra, davanti a un pubblico numerosissimo.
Evento fortemente voluto dalle associazioni produttive come CNA, Confcommercio, Lapam Confartigianato e Confesercenti Modena, la serata ha visto la moderazione di Ermes Ferrari, responsabile CNA Ufficio Studi e Comunicazione. Come detto da Baraldi in chiusura, "un bell'evento, ma che si è concentrato per la maggior parte sull'economia e sul commercio". Utile, ma che ha lasciato scoperti temi importanti come quelli della cultura, della formazione, dei servizi alla persona.
Una presentazione in vero stile televisivo, dove ogni candidato sindaco ha avuto giusto tre minuti a intervento. Tre minuti per presentarsi, tre per rispondere alle domande preparate dalle associazioni organizzatrici e tre di appello al voto finali. Baraldi, Borghi e Fontana iniziano da un punto comune: il commissariamento del comune di San Prospero. Un anno buio per l'amministrazione locale, di vuoto, di silenzio, di delusione, di arrabbiatura. Baraldi afferma che è da qui che nasce la sua lista di centro-sinistra, "Un Comune per tutti", formata per la maggior parte da persone gravitanti nel mondo del volontariato. Centro-sinistra diviso in due, vista la lista "San Prospero 2030 - Sauro Borghi sindaco": come a livello nazionale, anche qui la sinistra non riesce a compattarsi "per motivi organizzativi e di tempo". Anche per Borghi, però, tutto parte dal commissariamento e da come questo sia stato uno stop ai suoi ideali di mandato:
"Sono sindaco da 10 anni e ho visto San Prospero durante il terremoto, l'alluvione e il Covid. Mi manca vedere San Prospero veramente unito, soprattutto dopo lo stallo (ingiustificato) del commissariamento".
In ultimo, Fontana parla di un "Comune che non funziona più", di una sua discesa in gioco "ingenua" già 5 anni fa, ma che ora, dopo le esperienze fatte anche nel vicino Comune di San Felice, è più matura che mai.
Spazio poi alle tante domande delle associazioni di categoria locali, incentrate sull'economia e sullo sviluppo territoriale. Sulle realtà lavorative del posto, un generale accordo fra i candidati: sostenere il più possibile le imprese di San Prospero, anche accelerando la burocrazia. Sauro Borghi ricorda le eccellenze agroalimentari, come il salumificio Palmieri e la cantina Zucchi, ma anche la meccanica di precisione e l'azienda farmaceutica Lamp, che non solo producono e portano ricchezza, ma danno anche posti di lavoro.
"È il mondo che deve venire a San Prospero, non sempre il contrario: le aziende cercano dipendenti e producono eccellenze. Spesso i dipendenti qui sposano la propria ditta e ciò rende felicissime le realtà produttive. Il problema è quello del turnover: dobbiamo trovare delle soluzioni per far sì che la gente che lavora qui venga anche a risiedervi."
Eva Baraldi si accoda a questa interpretazione, ribadendo come le aziende non solo producano benessere economico, ma anche sociale: la Lamp è stata una delle prime ditte nel territorio ad aprire le sue porte alle donne lavoratrici e a permettere loro di emanciparsi. Il capitale umano sta al centro del suo discorso:
"Dobbiamo aiutare le aziende del territorio con uno snellimento della burocrazia e con il sostegno comunale, ma, in quanto amministrazione locale, dobbiamo far sì che si costruiscano delle reti di ascolto, di dibattito, di sviluppo e di collaborazione, ammettendo ditte, amministratori e associazioni di categoria. Dobbiamo favorire la nascita e lo sviluppo di idee, dare terreno fertile alle start-up, ma anche costruire spazi per co-working.
Focus diverso per Bruno Fontana, che si concentra sulle difficoltà logistiche dell'avere un'impresa a San Prospero:
"Abbiamo bisogno di una tangenziale, o come minimo di prestare migliorie alla Canaletto: chiedere uno studio di fattibilità a un tecnico sulla questione sarà il primo atto che farò se verrò eletto sindaco, insieme a un incontro con il Presidente della Provincia e dell'Unione dei Comuni. Credere nella Cispadana è da folli: non li abbiamo 2 miliardi di euro".
Fontana scoperchia il vaso di Pandora della viabilità, tema caldissimo per il Comune, attraversato e tagliato in due dalla Canaletto.
"Negli scorsi cinque anni, da leader dell'opposizione, ho fatto almeno 5 o 6 interrogazioni comunali sul tema della viabilità, che non hanno mai avuto reale risposta. Non vogliono la tangenziale? Almeno miglioriamo la Canaletto. Dobbiamo intervenire con avanzi di bilancio, cercando i bandi giusti, anche facendo dei mutui in scadenza. Ma dobbiamo partire con il prospetto di fattibilità."
Non si fa attendere la risposta di Borghi:
"Abbiamo speso 980.000 euro a San Prospero per le strade negli scorsi 5 anni. Si vede? No. Non sappiamo perché. Le strade erano già ammalorate e sono solo che peggiorate. Mancano i soldi per fare lavori completi: un km di strada asfaltata costa 10.000 euro e noi ne abbiamo 70 di km. Avremmo bisogno di 5 milioni di euro per mettere a posto tutto, ma come facciamo, se il nostro bilancio annuo è solo di 500.000 euro, a cui dobbiamo togliere almeno 300.000 euro per i servizi alle persone fragili? Dobbiamo fare richiesta di bandi europei, ma il problema è che quelli spesso finanziano solo la mobilità dolce".
Proprio sulla mobilità dolce si concentra Baraldi, preoccupata per la sicurezza:
"Dobbiamo metterci come priorità la sicurezza dei cittadini, soprattutto dei bambini e degli anziani. Con dei bandi possiamo costruire piste ciclabili, percorsi pedonali, attraversamenti pedonali sicuri, semafori intelligenti. Ma, soprattutto, dobbiamo mettere il limite di velocità a 30 km orari nel centro. Questo vuol dire anche fare mappature delle strade e accantonare soldi per riparare le strade ogni anno."
Il tema della sicurezza è infatti un'altra domanda a cui i candidati hanno dovuto rispondere, partendo proprio dalle strade. Sauro Borghi concorda con Baraldi sui limiti di velocità da abbassare, ma insiste anche sul ruolo della Polizia Locale:
"La Polizia Locale deve essere più presente sulle nostre strade per fare controlli. Non solo: dobbiamo installare telecamere, che fungono da deterrente, non solo sulle strade, ma anche nei quartieri bui e nei parchi, luoghi di piccolo spaccio. E la popolazione deve aiutare la Polizia Locale, mettendosi a disposizione della comunità con i gruppi di Controllo del vicinato.
Controllo del Vicinato cruciale anche per Eva Baraldi, da potenziare e da formare, ma soprattutto da ascoltare:
"La Polizia Locale è sotto organico e quindi noi cittadini dobbiamo darle una mano in attesa di nuove assunzioni. Dobbiamo rafforzare i Controlli del Vicinato, ma anche gli Assistenti Civici, che possono sostituire i poliziotti in alcune mansioni: attraversamento pedonale, supporto durante eventi e fiere, per esempio. E il Comune deve installare più telecamere di videosorveglianza, oltre a riqualificare con bandi regionali e nazionali le zone più abbandonate. Tutto parte dalla sensibilizzazione e dall'educazione alla legalità fin dalle scuole."
Anche Bruno Fontana si dice d'accordo sul potenziare la videosorveglianza e i Controlli di Vicinato, tenendoli vivi con riunioni e incontri con i Carabinieri locali:
"Il presidio di Polizia di San Prospero è sotto il comandante di Medolla: dobbiamo verificare se ci sono delle mancanze anche su questo."
Dal tema della sicurezza e delle strade, il passaggio alle considerazioni sul centro storico e sulle frazioni è praticamente immediato. Per Borghi:
"San Prospero non ha un centro, perché è tagliato dalla SS12. E l'idea della tangenziale significherebbe far morire ancora di più il poco piccolo commercio sul territorio."
Stilettata a Fontana, che ha fatto della tangenziale uno dei suoi cavalli di battaglia. Borghi prosegue:
"Villa Tusini potrebbe diventare il nuovo centro di San Prospero, anche con strategie di marketing territoriale, esperimento già in corso nell'Unione dei Comuni."
Fontana controbatte subito:
"Villa Tusini è costata sei milioni di euro al Comune: Borghi aveva detto, cinque anni fa, che l'avrebbe resa la FICO della Bassa. Non è mai stato fatto. Ora è solo una spesa. Dobbiamo cercare di renderla in grado di auto-finanziarsi, anche con l'aiuto di tecnici."
E sulla valorizzazione del centro storico e delle frazioni, Fontana si mostra al sostegno dei piccoli commercianti:
"Hanno problemi economici per la grandissima pressione fiscale sulle partite IVA. Esiste una chat, in cui ci sono anche io, dei commercianti: dobbiamo ufficializzarla, farci entrare tutti coloro che possiedono un negozio qui, eleggere referenti che possano dialogare direttamente con l'amministrazione. E, per ridare vita a San Prospero e frazioni, lasciare che siano i commercianti con l'aiuto della Pro Loco a organizzare eventi."
Baraldi si accoda a Fontana nell'appoggio ai piccoli commercianti, che costituiscono valore economico e sociale al Comune:
"Dobbiamo fare rete, avere programmi comuni, intercettare bandi. Ma dobbiamo anche fare sensibilizzazione sul comprare localmente ai cittadini. Non solo su San Prospero, ma anche in tutte le frazioni: sono luoghi da valorizzare, anche spostandovi eventi, e sono da ascoltare attraverso i Comitati di Frazione."
Riguardo all'argomento Comune e frazioni, è stato sollevato dalle associazioni delle realtà produttive il ruolo che San Prospero ha nell'Unione dei Comuni. Tutti i candidati sono d'accordo sul fatto che sia una ricchezza e che l'uscita di Mirandola, per quanto legittima, sia stato un errore. Fontana, che è stato presidente del Consiglio dell'Unione, spiega che:
"L'Unione dei Comuni nasce per creare una sorta di economia di scala, in cui tutti i Comuni mettono a disposizione i loro servizi, aumentandone il raggio, pur rimanendo sugli stessi costi. San Prospero e Mirandola sono gli unici due Comuni che, all'inaugurazione dell'Unione, hanno conferito tutti i servizi, mentre le altre amministrazioni no. L'uscita di Mirandola ha fatto emergere proprio questo, oltre al fatto che non è mai stato fatto un controllo di gestione: a oggi, non sappiamo quanto costa conferire un incarico in Unione. L'Unione ci chiede, ogni anno, 2 milioni di euro, ossia metà del bilancio di San Prospero. Non dobbiamo uscire, ma dobbiamo mettere un tetto alle spese e chiedere chiarezza."
Anche Baraldi è dell'avviso che l'uscita di Mirandola abbia creato disservizi e abbia fatto emergere diverse problematiche, ma sottolinea che:
"In Unione si lavora bene, non possiamo farne a meno, perché San Prospero non può crescere da solo. Dobbiamo razionalizzare le spese e ripensare ai servizi, pur ricordando che tutti devono averli allo stesso modo. L'Unione è uno spazio politico sopra i colori, da conservare con un ruolo attivo e propositivo."
Da sempre sostenitore dell'Unione, Borghi ribadisce:
"L'Unione dà risposte ai cittadini in ogni contesto. Deve prendere corpo, perché in questo momento ha diversi problemi per la scelta di alcuni sindaci. Inoltre, il governo ha anche tagliato i fondi all'Unione e ai Comuni. Magari si tornasse ad avere Mirandola con noi.
Poi, la tempesta AIMAG: come tenere l'azienda sul territorio, garantendo servizi efficienti e costi mantenuti? Tutti i candidati sono preoccupati per il futuro della questione e sono tutti concordi sul fatto che AIMAG debba restare sul territorio: dà lavoro, fornisce buoni servizi a un costo veramente competitivo. E l'accordo con HERA, che andrebbe a prendersi il piccolo gioiellino mirandolese? Baraldi dice:
"Prendiamo tempo. Siamo a fianco dei sindacati e delle associazioni di categoria, ma non abbiamo ancora un parere chiaro sull'accordo."
Per Borghi:
"AIMAG deve rimanere pubblica. Fa 400 milioni di euro di fatturato, dà da lavorare a 600 persone. Bisogna coinvolgere le aziende del territorio per mantenerla nostra e pubblica."
Conclude Fontana:
"AIMAG è un vero e proprio gioiellino del territorio. I comuni carpigiani ci hanno accoltellato alle spalle chiedendo a HERA di sostituire AIMAG. I debiti ci sono, sono 250 milioni di euro, ma il Consiglio Comunale attuale ha segretato gli atti. Nessuno di noi sa cosa c'è scritto nel piano che è stato fatto fare dalla Commissaria ai tecnici. Noi dobbiamo saperlo, perché altrimenti rischiamo di portare e votare in Consiglio Comunale un bilancio con danno erariale. Se verrò eletto sindaco, una delle prime cose che farò sarà chiedere chiarimenti, presentare un quesito alla Corte dei Conti e anche presentare il piano di HERA ai cittadini. Non votiamo alla cieca."
Sul finale, la volontà da parte di tutti i candidati di snellire la burocrazia e di creare un ambiente di lavoro in Comune vivibile. Frecciatina di Fontana a Borghi, dati i sei cambi di persone solo nell'Ufficio Anagrafe in brevissimo tempo. Inoltre, il problema del Segretario Comunale, praticamente mai trovato durante i mandati di Borghi, ma che Fontana e Baraldi credono di aver trovato nel Segretario del commissariamento.
Sul finire, gli appelli al voto. Borghi ribadisce che:
"In tanti hanno fatto il terzo mandato, quindi non vedo il problema. Questo sarebbe il mio ultimo quinquennio, poi basta, sono pronto a passare il testimone. Preparo l terreno per chi verrà dopo di me anche grazie alla mia squadra giovane, che ha veramente a cuore San Prospero. Abbiamo a cuore gli ideali di centro-sinistra: la difesa e l'aiuto delle persone più fragili. Sarò a disposizione del sindaco, anche se non dovessi essere io."
Fontana si rivolge direttamente all'avversario Borghi nel suo appello:
"Sauro Borghi è da 10 anni sindaco, da 10 anni vicesindaco: non c'è alternanza democratica. Io sono stato all'opposizione nei passati cinque anni e so quello che non funziona: ho sempre controllato gli atti, ma non sono mai stato polemico. Ho lasciato governare chi è stato eletto democraticamente, in modo responsabile. Valutate quanto sia importante il cambiamento di un sistema, di un approccio. Mi impegno comunque a supportare chi verrà eletto sindaco, come ho sempre fatto."
Infine, Baraldi:
"Votate per noi, perché siamo la vera alternativa. Mettiamo al centro il cittadino, i giovani, la cultura, ma anche il territorio, i commercianti, le aziende. Votare noi significa votare per il futuro."
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