Regione, srotolata la bandiera della pace “più lunga del mondo”: 500 metri di colori arcobaleno
BOLOGNA - Con i suoi cinquecento metri di lunghezza, la bandiera della pace "più lunga del mondo" ha avvolto oggi Castiglione dei Pepoli, sull'Appennino bolognese, in occasione dell'inaugurazione della settima edizione di "Della Via della Lana e della Seta", la due giorni di festa che caratterizza l'ultimo weekend di giugno tra Castiglione e Montepiano (Prato), con un programma di escursioni, incontri, musica e cibo. Tutto all'insegna della pace.
"Questa bandiera è un simbolo potente: in un periodo storico in cui l’unità, la condivisione e la pace sono valori da difendere, questa festa assume un significato ancora più rilevante, fondendo la cultura emiliana e toscana con spirito solidale e pacifista", spiega il presidente Fabbri che ha inaugurato la festa ricordando come "si tratta di una manifestazione che ho voluto e battezzato nel 2018 quando ero sindaco di Castiglione dei Pepoli, con l’intento di promuovere il nostro Appennino non come linea di confine ma come territorio capace di unire. Ho sempre ritenuto che questo crinale non separi Emilia‑Romagna e Toscana, ma al contrario costruisca un ponte tra Bologna e Prato".
Lunga oltre mezzo chilometro, la "bandiera della pace più grande del mondo" è stata realizzata con le stoffe pratesi e la prima volta fu dispiegata il 25 aprile 2003 per protestare contro la guerra in Iraq, e, dopo 22 anni, lo scorso 25 aprile, in occasione dell'80° anniversario della Liberazione, è tornata a sfilare per le vie di Prato contro tutte le guerre che stanno martoriando milioni di persone nel mondo.
Fabbri è stato protagonista di "Parliamo di cammini", incontro pubblico con le istituzioni dedicato alla valorizzazione dei “cammini storico-turistici” in Appennino, insieme a Tommaso Tarabusi, Sindaco di Castiglione dei Pepoli, Maria Lucarini, Sindaca di Vernio, Michelangelo Stanzani, direttore Territorio turistico Bologna-Modena, Stefano Lorenzi, responsabile di Appennino Slow e Roberta Frisoni, assessora al Turismo della Regione Emilia-Romagna.
"Proprio come altri cammini interregionali, la Via della Lana e della Seta non è un mero prodotto turistico, ma un progetto di valorizzazione territoriale che mette al centro le comunità, l’ambiente, le identità locali, le relazioni fra i luoghi. I numeri dimostrano come un turismo 'slow' e sostenibile rappresenti una straordinaria opportunità per le aree interne e montane. La Regione deve continuare a scommettere su progetti di questo tipo, oltre alla riviera e alle città d’arte, in quanto esempi di turismo di successo. Con risorse limitate, i cammini generano ricchezza diffusa e duratura, valorizzando i territori nella loro autenticità senza consumarli. È una scommessa di futuro, di coesione e di sviluppo equilibrato", spiega Fabbri che ricorda come "in questo momento storico, la nostra Via, nata da un sogno condiviso nel 2018, si conferma strumento di cultura, di pace e di crescita sociale. Continuiamo insieme, passo dopo passo, a costruire un Paese unito nei suoi territori, nelle sue genti, nelle sue tradizioni".
Sulla stessa linea Tarabusi, che ha ricordato come "per il nostro Appennino si tratta di una grande opportunità per valorizzare il turismo e la nostra cultura rispettando l'ambiente", e Lucarini, che ha confermato il valore della cooperazione interregionale.
L'impegno dei Comuni dell'Appennino trova il sostegno della Regione Emilia-Romagna, da tempo impegnata nella rivitalizzazione della montagna: "Questo evento -spiega Roberta Frisoni, assessora al Turismo della Regione - mi dà l'opportunità di ricordare l'importante collaborazione fra Regione Emilia-Romagna, Appennino Slow e Cai per la valorizzazione e la promozione dei percorsi escursionistici delle nostre zone montane. La Regione è impegnata nella valorizzazione di tutti i 21 cammini dell'Emilia-Romagna, che sono stati promossi anche all'ultima edizione della Bit, la fiera del turismo a Milano, e che ci danno l'opportunità di valorizzare l'Appennino come luogo di vacanza attive e allo stesso tempo slow".
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