Aimi (FI): “Mirandola si risveglia sulle note del Muezzin”
MIRANDOLA – Poco dopo il canto del gallo, al campo sportivo nei pressi della scuola media, centinaia di devoti del Profeta Maometto si sono dati appuntamento e hanno intonato e fatto riecheggiare, con ritmo sempre più incalzante, le preghiere del Muezzin, interrotte sovente dal grido “Allah Akbar”. I fedeli si sono radunati per la ricorrenza islamica per la fine del Ramadan.
“Premesso – ricorda il senatore di Forza Italia Enrico Aimi – che il dettato costituzionale in Italia, a differenza della quasi totalità dei paesi musulmani, consente la libertà di culto, Forza Italia si stupisce del contesto nel quale il tutto è avvenuto. Il governo delle quattro sinistre ha appena prorogato lo stato di emergenza e a Mirandola va in scena uno spettacolo surreale, con una adunata di centinaia di persone. Le nostre chiese rispettano doverosamente protocolli molto rigidi. Anche nei locali pubblici in tempi di covid sono limitate le presenze. Qui invece no. Non si può avere una sudditanza culturale così spiccatamente marcata e le regole valgono per tutti. Noi siamo per il rispetto delle norme e dei protocolli di sicurezza indipendentemente da questioni religiose o di razza. Gli italiani – conclude Aimi – non sono figli di un dio minore”
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