Famiglia alluvionata di Bastiglia fa causa ad Aipo e vince. Il giudice civile: “Fu sua la responsabilità”
Famiglia alluvionata di Bastiglia fa causa ad Aipo e vince. Il giudice civile: "Fu sua la responsabilità". Finita in archiviazione il procedimento penale, è il Tribunale civile a scrivere una sentenza storica nella vicenda. La sentenza è arrivata venerdì scorso La famiglia di Bastiglia che fece causa scelse il percorso civile, e non quello penale scelto da tanti altri, e dopo 6 anni il Tribunale ha dato loro ragione. E' stata colpa di Aipo, che non ha fatto manutenzione in maniera adeguata, se la loro casa è finita sotto due metri di acqua e son andate distrutte tutte le lor coltivazioni. Aipo è costretta ora a pagare 50 mila euro di risarcimento danni.
“Il risarcimento che AIPO dovrà corrispondere a un cittadino di Bastiglia per i danni subiti nell’alluvione del 2014 dimostra che il tema della mancata manutenzione degli argini è fondamentale. Per questo continuare a difendere a spada tratta l’operato di AIPO, così come ha fatto l’assessore Priolo anche durante l’informativa sull’esondazione del Panaro in Assemblea, ed addossare responsabilità allo Stato è assolutamente fuori luogo e rischia di distogliere l’attenzione dalla reale necessità di investire sulla prevenzione”. È quanto dichiara Silvia Piccinini, capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle, riguardo alla recente sentenza del Tribunale civile di Modena che ha riconosciuto a una famiglia di Bastiglia un risarcimento di 50 mila euro per i danni provocati dall’alluvione del Secchia del gennaio 2014 condannando l’Agenzia Interregionale per il Po.
“Questa sentenza dimostra come l’operato di AIPO non sia stato sempre impeccabile e che il tema della manutenzione degli argini deve essere messo in cima agli interventi da programmare contro il dissesto idrogeologico e la Regione deve assumersi le proprie responsabilità su questo tema invece che cercare di autoassolversi – spiega Silvia Piccinini – Per questo ci preoccupa molto anche la recente riforma della Protezione civile regionale voluta dalla Giunta. Si tratta di una riorganizzazione peggiorativa utile sempre solo ad intervenire nell’ultima fase che è quella emergenziale, e che di certo non agisce in prevenzione come invece si dovrebbe fare. Oltre che a creare ben 5 posizioni dirigenziali in più. Per questo ho chiesto che l'assessora Priolo venga in Commissione quanto prima a riferire su un nuovo assetto portato avanti in fretta e furia dietro le quinte e mai condiviso con l'assemblea legislativa” conclude la capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle.
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