Covid19, la situazione dell’Aou di Modena: sospesi ricoveri e interventi programmati
MODENA- Nell’ultimo periodo il numero di nuovi positivi in provincia di Modena ha registrato un aumento significativo così come il volume di pazienti ricoverati.
L’incremento dei ricoveri di pazienti COVID positivi ha comportato la necessità di riconvertire settori di posti letto di degenza ordinaria e di allestire posti letto intensivi utilizzando spazi e personale di sala operatoria.
Questo ha comportato necessarie rimodulazioni nelle attività differibili, sospendendo i ricoveri programmati in area internistica e chirurgica: per alcuni giorni sono stati quindi bloccati gli interventi chirurgici programmati, garantendo la gestione delle emergenze-urgenze.
Al momento il numero dei ricoveri Covid è di 260: di questi, 198 in degenza ordinaria (128 sono assistiti al Policlinico e 70 sono assistiti a Baggiovara) e 62 pazienti tra terapia intensiva e semintensiva (rispettivamente 39 pazienti presso il Policlinico e 23 pazienti presso Baggiovara).
Nelle ultime settimane, si è osservata una diminuzione dell’età media dei pazienti ricoverati sia in degenza ordinaria che in terapia intensiva, che è passata dai 74 anni di inizio gennaio a circa 66 anni nel mese di febbraio.
Per quanto riguarda i programmi di screening dei degenti, tutti i pazienti prima di essere ricoverati vengono sottoposti a tampone e solo successivamente trasferiti in reparto.
E’ previsto poi un protocollo di screening periodico mediante tampone nasofaringeo che prevede un tampone prima del ricovero in reparto, uno a 48 ore dal ricovero, un altro alla 5 giornata di ricovero e un ultimo all’ottava giornata. Nel caso di ricoveri prolungati il tampone verrà effettuato ogni sette giorni e alla dimissione del paziente (se trascorsi più di 2 giorni dall’ultima verifica)
Per quanto riguarda il programma di monitoraggio a livello regionale per verificare la diffusione di varianti virali, nel mese di febbraio sono stati sequenziati 34 campioni di SARS-CoV-2 isolati in tamponi eseguiti su pazienti della provincia, scelti in maniera casuale sulla popolazione provinciale, non ricoverati. Di questi, 22 (corrispondenti al 65% del totale) sono risultati corrispondenti alla variante inglese, 1 alla variante brasiliana, 1 alla variante nigeriana. Solo 10 (corrispondenti al 29% del totale) non sono risultati attribuibili alle nuove varianti del virus.
Le interviste a Paola Dondi (responsabile psicologia ospedaliera), Enrico Clini (direttore malattie dell’apparato respiratorio) e Claudio Vagnini (direttore generale Aou Modena).
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