Cassa del Panaro, entro aprile al via la prima tappa del collaudo funzionale dell’invaso
BASTIGLIA, CAMPOSANTO, BOMPORTO- Così come dichiarato dall'assessora regionale all’Ambiente e Protezione civile Irene Priolo, in risposta a un’interpellanza presentata dal consigliere modenese della Lega Simone Pelloni, il collaudo funzionale della Cassa di espansione del Panaro partirà entro il mese di aprile.
Come segnalato nel comunicato stampa della Regione Emilia-Romagna, tra pochi giorni prenderà il via la prima fase delle procedure di invaso sperimentale a cura di Aipo, dopo il disco verde arrivato alla fine dello scorso novembre da parte della direzione generale Dighe del Mit - Ministero Infrastrutture e trasporti - che ha autorizzato l’attività.
E' stata la stessa assessora Priolo a dare l'annuncio, in occasione del suo intervento, mercoledì 14 aprile, in Assemblea legislativa.
“Il collaudo si articolerà in tre tappe e la prima è ormai prossima all’avvio- afferma l’assessora-. Attraverso la chiusura delle paratoie della Cassa, una delle più grandi d’Italia per capacità di invaso, sarà possibile riempirla fino ad un livello di 6 metri e mezzo attraverso il deflusso naturale del fiume Panaro: è questo lo step iniziale, che prevede la permanenza delle acque per dieci giorni consecutivi prima di poter procedere al rilascio”. Sulla base dei risultati registrati si procederà a due ulteriori fasi successive corrispondenti a gradi crescenti di riempimento, fino al colmo del manufatto principale con un volume di circa 23 milioni di metri cubi d’acqua. Sarà il Mit a rilasciare apposita autorizzazione allo svolgimento di queste operazioni e la previsione è che si possano tenere tra la fine del 2021 e l’inizio del prossimo anno. Fondamentale, per definire i tempi delle prove di invaso, saranno le condizioni meteo stagionali. Gli afflussi alla Cassa devono essere sufficienti a riempirla, ma allo stesso tempo le prove non potranno essere eseguite in caso di previsione di eventi di piena significativi, durante i quali la capacità dell’invaso deve essere ovviamente disponibile per l’utilizzo in caso di necessità. “Siamo arrivati a un momento atteso da anni, che porterà a termine il percorso avviato dal 2013 con l’installazione delle paratoie indispensabili per riempire la Cassa e la sua gestione flessibile- aggiunge Priolo- L’obiettivo è testare la piena sicurezza dell’opera idraulica attraverso l’impiego di un’apposita strumentazione di controllo". "Ciò si farà- chiude l’assessora- intrecciando le operazioni alla stretta applicazione delle indicazioni che verranno redatte sulla base del Piano di emergenza già approvato, per garantire il coinvolgimento del territorio, degli enti locali e la massima informazione ai cittadini”
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